E' partito venerdì da Fiumicino con un volo della El-Al. Ad attenderlo a Tel Aviv c'era un delegato della Croce Rossa israeliana. Stamani in un ospedale della capitale israeliana ha donato il proprio sangue. "Realizzo così un desiderio forte -racconta a NOVE un commercialista fiorentino, che preferisce mantenere la riservatezza sul proprio gesto di solidarietà- maturato qualche mese fa, all'indomani di una strage di bambini su un pulmann di linea. L'esplosione provocata dal kamikaze palestinese e tutto quel sangue di innocenti versato mi hanno fatto pensare alle mie lontane origini ebraiche. Così ho preso contatto con l'ambasciata israeliana in Italia: dovevo esprimere la mia solidarietà con un gesto concreto. Hanno capito, ed eccomi qua".
Così ha spiegato a NOVE per telefono, quarantenne revisore contabile e curatore del Tribunale fiorentino. Domani sarà già di ritorno a casa.
Fiorentino dona il sangue per le vittime israeliane
