La CNA fiorentina chiede nuovi orari per la mobilità urbana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2003 15:22
La CNA fiorentina chiede nuovi orari per la mobilità urbana

L’applicazione del provvedimento sulle targhe alterne e sui divieti alla circolazione ai mezzi non catalitici nei giorni di mercoledì e giovedì sta producendo risultati non molto significativi sotto il profilo della lotta all’inquinamento atmosferico.
CNA Firenze, nel richiedere urgentemente l’istituzione di una Autorità Metropolitana sulla Mobilità, che pianifichi e indirizzi le scelte di governo in tutta l’area fiorentina (Firenze e i 7 comuni dell’hinterland) rendendo omogeneo il quadro degli interventi e dei ”divieti”, chiede all’Assessore alla Mobilità del Comune di Firenze di sperimentare nel capoluogo in questa fase transitoria e di emergenza, a fronte del superamento delle soglie di allarme dei valori inquinanti, un orario diverso per il provvedimento delle targhe alterne.
La proposta di CNA Firenze consiste nell’applicare il seguente orario: dalle ore 7 alle ore 9 e dalle ore 17 alle ore 19, anziché dalle 9 alle 17, com’è stato fino ad oggi.
"Ciò permetterebbe di avere una maggiore incidenza sui flussi di mobilità sistematica -afferma Franco Vichi, Coordinatore CNA Città di Firenze- cioè per il classico pendolarismo casa-lavoro, con un alleggerimento delle restrizioni e degli oneri burocratici per la cosiddetta mobilità ”erratica”(spostamenti per lavoro).
Con il cambiamento d’orario, il Comune di Firenze dovrebbe attivare i parcheggi scambiatori esistenti , con tariffe simboliche e comprensive del biglietto per il servizio navetta, e potenziare il trasporto pubblico, in orario 7-9 e 17-19, con servizi integrativi svolti da privati sulle 5/6 linee più importanti di adduzione al centro della rete Ataf e su linee navetta di collegamento con i parcheggi scambiatori già esistenti.
Queste piccole innovazioni potrebbero ridurre significativamente il traffico nelle ore di punta, trasferendo una quota consistente di mobilità sistematica dai mezzi privati a quelli pubblici.
Servono inoltre, ritiene CNA Firenze maggiori incentivi per la sostituzione del parco veicolare esistente.

Per adeguare Firenze ai parametri delle Direttive Europee, liberando la città dai veicoli non catalizzati entro il 1/1/2005, il Comune deve stanziare nel bilancio - attraverso proprie risorse e/o con il concorso dei privati - un capitolo di spesa consistente ed integrativo ai fondi messi a disposizione dal Governo e dalla Regione, per incentivare l’acquisto dei mezzi ecologici e non inquinanti. Infatti oltre il 65% dei mezzi diesel che circolano nella città sono precedenti al 1993 (e quindi in contrasto con le Direttive UE) e la loro eventuale rottamazione, senza alcun sostegno pubblico, comporterebbe un sacrificio e un danno economico che si ripercuoterebbe disastrosamente sui bilanci del sistema imprenditoriale locale".

Collegamenti
In evidenza