Il corridoio tirrenico visto dalla stampa internazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2002 16:02
Il corridoio tirrenico visto dalla stampa internazionale

FIRENZE- Venerdì prossimo a Alberese (Grosseto) tecnici, politici, amministratori, esperti si confronteranno sulla proposta toscana per il corridoio tirrenico. La convention, in programma da mattina a sera presso la Spergolaia (Granaio Lorenese), sarà un appuntamento prezioso per fare il punto sulla realizzazione dell’arteria e sull’ipotesi proposta dalla Regione per la sua realizzazione. Ma sarà anche una nuova occasione per discutere su un tema di tale rilievo da interessare non solo il nostro Paese, ma l’Europa, come dimostrano i tanti articoli apparsi in questi ultimi mesi sulla stampa internazionale, specie a seguito della visita sulle ipotesi di percorso interno e costiero organizzata dalla Regione Toscana lo scorso luglio.

E allora, vediamo come hanno raccontato l’argomento, tra luglio e settembre, alcune delle principali testate internazionali. “Idillio in pericolo” è il titolo del settimanale tedesco Der Spiegel che chiarisce la questione sin dall’attacco: “Il governo italiano vuole distruggere uno dei più bei paesaggi italiani, quello della Maremma, nel sud della Toscana, con la costruzione di una gigantesca autostrada nel cui progetto sono previsti 11 tunnel e 33 ponti”. Sulla stessa linea il Frankfurter Rundschau nell’articolo “Un’autostrada in paradiso” firmato da Sabine Seeger.

“L’autostrada che attraverserebbe il paesaggio collinare - si legge - rappresenterebbe la fine dell’ambiziosa regione. Infatti la Maremma e le sue località, che in molti casi sono più antiche della stessa Roma stanno vivendo un momento di prosperità da quando gli ambientalisti e gli amanti delle case di campagna ‘all’italiana’ vi hanno trovato il proprio paradiso”. “Il progetto di un’autostrada nel cuore della Toscana infervora gli animi” titola Bettina Gabbe sul Saarbrucker Zeitung.

“Secondo il progetto del ministro dei trasporti Pietro Lunardi – si legge - i vigneti del pregiato Morellino di Scansano, i boschi di sughere e il parco naturale dovrebbero cedere il passo. Il ministro Lunardi difende la sua autostrada collinare sostenendo che avviare i cantieri in una strada preesistente senza ostacolare il traffico sarebbe arduo e in questo modo rimanda al mittente le critiche della giunta regionale. Nell’opinione pubblica italiana i progetti del governo evocano diffidenza soprattutto perché, prima di entrare in carica, il ministro dei trasporti era proprietario di una ditta specializzata nella costruzione di ponti e gallerie”.

Inequivocabile sin dal titolo il parere espresso da Die Tageszeitung “Un delirio attraversa la Toscana”. “Alla gente del posto – si legge – il tracciato della nuova arteria non servirebbe a nulla: lo stesso Lunardi, ingegnosamente, ha previsto una sola uscita per 54 chilometri. A questo si aggiungano gli enormi danni ambientali che deriverebbero non soltanto dall’autostrada, ma anche da tutta la rete di strade di accesso che andrebbero costruite ex novo per consentire il traffico degli automezzi pesanti diretti ai cantieri.

In più i costi sarebbero astronomici”. Dalla Germania all’Inghilterra i toni non cambiano. “La via dolorosa della Toscana”, titola il Daily Telegraph in un articolo del corrispondente dall’Italia Bruce Johnston. “In Toscana – si legge - si è scatenata una campagna d’opposizione di rara intensità in merito ai progetti elaborati dal governo per la costruzione dell’autostrada in una delle zone rurale più intatte della regione. “E’ assolutamente folle, è come se si provasse a far passare un’autostrada per il Dartmoor o per i Norfolk broads”, ha affermato Claudio Martini, il presidente della Regione Toscana, che si è anche appellato alla Corte Costituzionale.

Si teme che il progetto possa mettere in perciolo anche la flora e la fauna protette, come pure numerosi siti archeologici ancora inesplorati, e che intacchi la pace di questi luoghi idilliaci che spesso vengono definiti ‘l’ultimo paradiso della Toscana. “Gli ambientalisti – si legge invece nel Guardian – sono sul piede di guerra contro il progetto di costruire in Toscana, attraverso la fascia costiera della Maremma, un’autostrada che – sostengono – devasterà vigneti, riserve naturali e aree boschive e trasformerà un paesaggio incontaminato in un groviglio di tracciati in trincea, tunnel e viadotti”.
Particolarmente attenta alla questione Maremma la stampa svizzera, attraverso due tra i suoi più autorevoli quotidiani.

Oliver Meiler del Tages Anzeiger, racconta il suo viaggio tra “i placidi colli della Maremma” e si concentra sull’ipotesi Lunardi: “Il progetto di Lunardi – scrive - corrisponderebbe esattamente a quello che gli italiani chiamano ‘scempio’, una utilizzazione del paesaggio. E sarebbe anche un’ipoteca sull’economia della Maremma, una regione un tempo misera, che negli ultimi anni si è ripresa in virtù del suo patrimonio naturale”. Infine Peter Sidler del Neue Zurcher zeitung racconta così il suo viaggio nell’interno della Maremma: “Il luogo – scrive - è di uno splendore mozzafiato.

(…) Tra un campo e l’altro si estendono i vigneti che producono le uve per il Morellino di Scansano. Le colture si inoltrano a est fino a confondersi con i filari del Brunello di Montalcino. Verso ovest le colline digradano verso la piana costiera, alle cui spalle scintillano in controluce il mare e la penisola del monte Argentario. Se si asseconderanno i piani del governo Berlusconi, presto la pace di questo idillio sarà finita, perché in questo punto il paesaggio sarà tagliato in due da una autostrada”.

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