Firmato il protocollo per il Pronto Intervento Sociale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2002 07:05
Firmato il protocollo per il Pronto Intervento Sociale

E' stato firmato ieri il protocollo d'intesa tra Comune, Prefettura, Istituti riuniti di Montedomini e San Silvestro, Caritas, Pubblica assistenza e associazioni di volontariato riunite nel Coordinamento operativo di soccorso allo scopo di introdurre il Pronto Intervento Sociale. Il servizio è stato messo a punto per intervenire a sostegno offrire sostegno sulle 24 ore per fronteggiare situazioni di urgenza nelle quali si possono trovare i soggetti più fragili. L'obiettivo è quindi garantire a persone in difficoltà un momento di supporto o un eventuale accompagnamento assistito in strutture di accoglienza.

In concreto pronto intervento sociale è rivolto ad adulti disabili o anziani con limitata autonomia, in condizioni di improvvisa ed imprevista necessità assistenziale, anche nel caso in cui si manifesti presso il domicilio della persona. Sono interessati al servizio anche i soggetti di sesso maschile con più di 18 anni o che mostrano forte disagio sociale o che risultino in evidente stato di bisogno di cura e assistenza sanitaria (in questi ultimi casi la forza pubblica dovrà segnalare i casi alla Questura e fare ricorso al trattamento sanitario obbligatorio oppure attivare Firenze Soccorso 118) e le donne sole, gestanti o madri con minori.

Nel primo caso (anziani o disabili) la Polizia di Quartiere o le Forze dell'Ordine che rilevano il bisogno, attivano il servizio con segnalazione alla centrale del Coordinamento Operativo di Soccorso (Cos), col quale concorderanno modalità e numero degli operatori necessari per effettuare il servizio di accompagnamento assistito, tramite le Associazioni di Misericordie e Pubblica Assistenza coordinate dal Cos, presso la struttura di accoglienza. Tale intervento potrà essere attivato esclusivamente quando i Servizi Sociali Territoriali competenti sono chiusi (orario pomeridiano o serale e giorni festivi).

Nelle ore o giorni di regolare apertura dei Servizi Integrati di Assistenza Sociale Territoriale (Siast) la situazione dovrà essere segnalata direttamente agli uffici di questi servizi. Anche per quanto riguarda gli uomini maggiorenni (destinati all'Albergo Popolare) e le donne sole, gestanti o con minori (destinate al Centro San Michele a Rovezzano gestito dalla Caritas) l'inserimento avviene, dopo segnalazione da parte delle Forze dell'Ordine che hanno rilevato il caso, tramite le Associazioni di Misericordia e Pubblica Assistenza.

Per tutti i casi l'accoglienza è garantita per tre giorni e può essere prolungata per un massimo di 15 giorni. Per ogni intervento è richiesto il consenso dell'interessato. Si tratta della prima volta che Forze dell'Ordine, Amministrazione Comunale, istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e Associazioni di volontariato (in tutto sono 21) sono protagoniste sinergiche di un servizio che da un lato intende rafforzare il controllo sul territorio e, allo stesso tempo, previene e risponde adeguatamente ai problemi legati al disagio.

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