Pal Frenak alla Stazione Leopolda per Fabbrica Europa domenica 26 maggio alle ore 21

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2002 20:10
Pal Frenak alla Stazione Leopolda per Fabbrica Europa domenica 26 maggio alle ore 21

Dopo dieci anni di lavoro a Parigi, il coreografo franco-ungherese Pal Frenak fonda a Budapest una compagnia composta da ballerini ungheresi e francesi, con i quali sviluppa uno stile unico e omogeneo. Il lavoro di Frenak è caratterizzato da una grande energia, che rimanda alle danze rituali africane, e dalla ricerca di un linguaggio di comunicazione universale. Nel personale uso dello spazio, i frequenti movimenti in sospensione simbolizzano il volo.
A Fabbrica Europa Pal Frenak presenta in prima nazionale due pièce di grande impatto emotivo, Men-Non-No, contaminato dalla danza butoh, e Out of the Cage, primo spettacolo creato con la formazione attuale.

MEN-NON-NO
Budapest, Parigi e Giappone… un vagabondare lungo punti di intersezione segnati da diversi incontri di viaggi.

Men-Non-No trae ispirazione dalle memorie del coreografo dei suoi sei mesi in Giappone. Lo stile del movimento mutua i suoi elementi dalla danza butoh, con il suo fluire lento e drammatico. Sorgenti, fonti, bagni – un tipico ambiente ungherese – che dona allo spettacolo un tono i cui l’acqua appare come un’eterna metafora di storia. E quest’acqua ha anche molti aspetti simbolici e filosofici: l’immagine della purificazione rituale oppure la sopravvivenza alla nostra centenaria lista di calamità… Alternativamente il liquido amniotico e la nascita formano la nostra memoria arcaica.

L’acqua è dunque il tempo storico, un dono dell’eternità nel quale noi entriamo senza nuocere. Un rapimento, che solo la fonte dell’innocenza può produrre in un uomo, e la sensazione di essere nato da esso.

OUT OF THE CAGE
Fuori dalla gabbia emergono creature antropomorfe, appassionate anime simile a uccelli che mostrano le barriere e le limitazioni che si sono autoimposte. Movimenti che appartengono ad una zona indefinita tra l’umano e l’animale, combattono una misteriosa battaglia per qualcuno o contro qualcun altro.

Le figure si incontrano, e sono respinte, circondate dall’orrore di visioni create dalla loro stessa immaginazione. L’ambientazione è il crudo e sterile paesaggio del dormitorio di un orfanotrofio sempre più simile a un reparto psichiatrico. Fra letti di ferro un pantano di turbate e appassionate battaglie di emozioni e profonde solitudini. La liberazione dell’anima intrappolata, come emerge sul palcoscenico, proviene dalla liberatoria scoperta di tutto il potere della forza interiore. Le porte della gabbia sono state aperte…..

Fino al 31 maggio la mostra fotografica di Gabriele Pellegrini sui lavori della Societas Raffaello Sanzio.
Ingresso agli spettacoli: 10 euro, ridotto 8 euro.

I biglietti si possono acquistare presso il Box Office di Via Alamanni (tel. 055 210804) e in tutti i punti del circuito Box Office Toscana o presso la Stazione Leopolda prima degli spettacoli. Prenotazioni telefoniche allo 055 2480515. Diverse formule di abbonamento e di riduzione.

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