Un antico e prezioso volume sulla storia di Livorno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2002 00:08
Un antico e prezioso volume sulla storia di Livorno

LIVORNO - Ad un anno dall’inaugurazione della nuova sede livornese, la Casa editrice Sillabe festeggia, presentando il volume “Libbro di diverse cose memorabilj seguite in questa nostra città di Livorno (1543-1723)”di Giuseppe Domenico Pontolmi. Un testo che sicuramente entusiasmerà gli appassionati di storia moderna, i curiosi delle storie cittadine, gli amanti delle antiche cronache.
L’appuntamento con il compleanno di Sillabe è per lunedì 8 aprile, alle ore 17,00, sugli Scali D’Azeglio, al n.22.
Introdurrà la presentazione del volume il Presidente della Provincia di Livorno, Claudio Frontera.

Sarà presente Monica Guerraccino, che ha curato la trascrizione, con commento e note, dell’antico e prezioso libro.
Per informazioni, tel.0586-829931, e-mail: info@sillabe.it

Il volume e l’autore
Giuseppe Domenico Pontolmi, uomo di spicco della Comunità di Livorno, inizia a scrivere nel 1681 un diario di “cose memorabili” della città partendo dal 1543 fino ad arrivare all’inizio del secolo XVIII. L’autore, dopo aver offerto una breve sintesi dei fatti salienti del secolo XVI, concentra la sua attenzione sul Seicento maturo e sull’inizio del secolo successivo, epoca a lui contemporanea e di cui fu un vero e proprio protagonista.

Egli, infatti, nominato cittadino nel 1686 ricoprì fino al 1724 una serie di cariche pubbliche di rilievo. La partecipazione diretta alla vita della città e la contemporaneità dell’autore rispetto ai fatti descritti ne fanno un caso unico nel panorama storiografico labronico. La narrazione degli eventi ufficiali data da Pontolmi si intreccia al racconto di episodi minori e curiosi di vita livornese, in cui nulla viene tralasciato: dagli aneddoti legati alla storia della fondazione della città e alla vita artistica, a quelli sulla marineria, la vita politica e istituzionale, per giungere alla cronaca e alle amenità.

Un manoscritto suggestivo a cui viene finalmente data la dignità che gli spetta e che aggiunge un importante tassello per la ricostruzione della storia della città di Livorno.

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