Dibattito sui criteri di accreditamento FSE

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2002 10:25
Dibattito sui criteri di accreditamento FSE

All'intervento sul sistema regionale di accreditamento degli Organismi che svolgono attività di Formazione /Orientamento di Paolo Manzelli, direttore del Laboratorio di ricerca educativa dell'Università di Firenze, risponde a stretto giro di posta Luciano Falchini, Responsabile Assessorato Politiche Formative della Regione Toscana: "Forse non si è capito che non si accreditano i Progetti FSE (questi vengono selezionati tramite i bandi) ma le Sedi formative così come previsto dal Decreto Ministeriale 166/01.

Questo non impedisce assolutamente la presentazione di progetti didattici innovativi".
"Nei progetti di mia conoscenza si accreditano agenzie ed istutuzioni per organizzare sistemi di formazione basati su lezioni di ben 800 ore e stage circa 400 -ribatte ancora Paolo Manzelli- Questa modalita' di studio lavoro di tipo "SANDWICH" nella quale le lezioni sono impartite sulla base del trasferimento di concezioni (economiche e scientifiche in gran parte obsolete e spesso del tutto avulse dal successivo stage) e stages in aziende, che sono spesso ben distanti dalla capacita di assunzione, non perseguono nella maggior parte dei casi alcuna innovazione che riguarda delle necessita' di formazione indirizzata verso la costruzione delle SOCIETA' della ECONOMIA della CONOSCENZA, proprio perche' trafferiscono conoscenze settoriali anziche creare una costruzione di conoscenze integrate tramite la elaborazione e condivisione cognitiva finalizzata a dare sviluppo al cambiamento epocale in cui stiamo vivendo tra la societa' industriale e quella di networking di impresa.
Il modello formativo innovativo proposto dal gruppo di Ricerca & Sviluppo, LRE/EGO-CreaNET quello di simulazione di impresa nella NETWORKED ECONOMY in cui si attua la comprensione del cambiamento da sistemi di accumulazione verticale delle conoscenze, basate sulla esperienza della pregressa industializzazione, a quelle innovative della net-economy, finalizzate ad attuare una espansione cognitiva, elaborando sistemi di net-learning prodotti in editoria elettronica, per valorizzare la condivisione di conoscenze tra Scuola Universita' ed Impresa.
Le finalita sostanziali di sistemi di NET-Learning sono pertanto impostate al fine di moificare l'impianto cognitivo tradizionalmente disciplinare, per adeguarlo al fine di fare crescere i livelli di apprenimento e la qualita' della formazione culturale e scientifica e tecnologica, entro una "Thinking Virtual Community" diffusa, che correli interattivamente i protagonisti del modello di innovazione, formatori e studenti.
. Riteniamo che sia imprtante capire che sia la sopravvivenza, che il successo delle piccole e medie imprese, sono e saranno sempre piu direttamente correlate alla qualità dell'apprendimento permanente (improntato su modelli di NET-Learning), sia nell'ambito interno delle loro organizzazioni, sia nell'ambito delle loro relazioni esterne progressivamente ampliate, mediante relazioni interattive tra scuola Universita e impresa, di livello nazionale europeo ed internazionale".

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