Accordo tra il Comune e la Salvatore Ferragamo S.p.A. per l'apertura domenicale del Museo di Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2001 07:37
Accordo tra il Comune e la Salvatore Ferragamo S.p.A. per l'apertura domenicale del Museo di Palazzo Vecchio

Il Museo di Palazzo Vecchio aperto di domenica pomeriggio e ai costi del personale contribuisce il privato. E’ la forma innovativa di partnership culturale integrata che prende il via a Firenze. L’apertura domenicale del museo del Comune, con i suoi 400.000 visitatori l’anno, verrà assicurata grazie al sostegno economico del Gruppo Salvatore Ferragamo.
L’iniziativa è stata presentata oggi dal sindaco di Firenze, Leonardo Domenici e da Giovanna Gentile Ferragamo, Vice Presidente della Salvatore Ferragamo Italia s.p.a.

Comune e società lanciano così un’innovativa forma di collaborazione che amplia l’orizzonte dei rapporti tra aziende private ed enti pubblici nella gestione dei beni culturali.
Quella che il sindaco Domenici ha già ribattezzato “la via fiorentina nella privatizzazione della gestione dei musei” funziona in modo molto semplice: la Salvatore Ferragamo Italia s.p.a. assegna all’amministrazione comunale un contributo per il pagamento degli straordinari ai dipendenti comunali. In questo modo viene consentita l’apertura domenicale pomeridiana del Museo di Palazzo Vecchio, sede del Municipio ed uno degli edifici artistici più visitati in Italia.


Questa iniziativa, prima in Italia, costituisce una moderna forma di sponsorizzazione e vuole rappresentare il "modello fiorentino" per la “privatizzazione” della gestione dei beni culturali. Una scelta che, oltre a migliorare ed ampliare il funzionamento del museo, libera risorse per il Comune che possono essere reinvestite in altri settori della gestione del patrimonio culturale.
La scelta è particolarmente innovativa anche per il sistema delle imprese. E’ la prima volta che nel nostro paese vi è un intervento finanziario così diretto da parte di un'azienda privata nella gestione di un museo.

Un contributo che supera i classici canoni della sponsorizzazione, per sostenere direttamente la gestione diretta del patrimonio artistico di Firenze.
“Si parla tanto di ruolo dei privati per la gestione del patrimonio culturale. L’accordo tra il Comune di Firenze e la Salvatore Ferragamo – ha spiegato il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, illustrando l’iniziativa – può essere additato quale esempio di un nuovo percorso per la gestione di un museo. Il "modello fiorentino” per la privatizzazione della gestione dei musei non è la cessione al privato di opere e spazi, bensì la partecipazione diretta alla gestione e ai costi del personale.

In questo modo – ha aggiunto – l’ente pubblico, non solo ha un abbassamento dei costi, ma libera risorse da reinvestire nella gestione di altre iniziative culturali”. Il sindaco ha voluto anche ringraziare la Salvatore Ferragamo S. p. A.: “Questa iniziativa dimostra quanto le aziende locali possono fare per la città. E’ un esempio di collaborazione di cui beneficiano tutti: i cittadini, i turisti, l’amministrazione comunale e l’azienda privata. Per questo voglio ringraziare a nome di tutti i fiorentini la Salvatore Ferragamo per l’impegno e la disponibilità.

Oggi, insieme, possiamo dire di fare una bella iniziativa per la nostra Firenze”.
Stefano Bruzzesi, Assessore al Turismo e ai Musei Comunali Fiorentini e promotore di questa formula di partnership, ha sottolineato la particolarità dell’iniziativa: “dove arte e moda, due settori fondamentali per la stessa economia di Firenze, si uniscono per dare una risposta di qualità al visitatore’’. ‘’Molto spesso si parla di turismo di qualità, e noi stessi puntiamo a sviluppare sempre di più questo settore.

Per farlo, però, abbiamo proprio bisogno di iniziative come queste che, a fianco di nuove opportunità per i visitatori dei musei attraverso aperture prolungate, coniugano anche l’omaggio di una piccola storia di Palazzo Vecchio e di un’immagine/cartolina per quanti entrano in questo che resta uno dei musei più conosciuti nel mondo. Da tempo abbiamo iniziato a studiare altre novità e, dopo l’11 settembre e la conseguente crisi internazionale, abbiamo registrato l’esigenza di ‘accellerare’ questi studi.

Tutti confermano che la scelta delle città d’arte, in questo periodo, è divenuta prioritaria, ma la ‘concorrenza’ è forte: si può vincere solo se riusciremo a trovare alternative ai percorsi più conosciuti, continue novità, un’accoglienza che sia sempre ai massimi livelli, e garantendo la sicurezza a chi arriva nella nostra città. Se pubblico e privato continueranno ad unire le forze, come è successo in questo caso, il compito di tutti sarà certamente più agevole’’.
A sua volta, Giovanna Gentile Ferragamo ha dichiarato che: "l'iniziativa del Gruppo Salvatore Ferragamo, la cui storia e sviluppo è profondamente legata alla città d'arte per eccellenza nel mondo, non si risolve in un atto isolato, ma fa parte di un progetto sulla cultura e sui beni artistici di Firenze che la nostra impresa ha avviato già da una decina di anni e che intende approfondire, al fine di sostenere uno dei centri di eccellenza del patrimonio culturale italiano, il cui carattere è unico e speciale".

"Infatti - ha proseguito Giovanna Gentile Ferragamo - questa particolare partnership, si inserisce nel tradizionale legame che unisce il marchio Salvatore Ferragamo con la città che fu eletta dal fondatore, mio padre Salvatore Ferragamo, nel 1927 quale sede ideale dell'azienda, con l'obiettivo di rendere contemporanea la tradizione artigianale che in Firenze vanta secoli di storia e di manufatti straordinari. Quindi, entrando nel 75° anno di attività a Firenze, il Gruppo Ferragamo intende continuare il suo percorso a sostegno della cultura e dell’arte e rendere questo intervento un fattore caratterizzante e distintivo della propria attività”.


Da una parte, vi è quindi un'impresa con dimensioni ed attività internazionali, ma profondamente radicata nel territorio fiorentino, che lega la propria attività all’investimento culturale, il cui particolare valore aggiunto è quello di svolgere un servizio pubblico, mentre dall'altra vi è Firenze, città dal patrimonio artistico immenso, la cui amministrazione comunale crede fortemente al connubio pubblico-privato per sostenere e valorizzare economicamente i beni culturali.
L'iniziativa congiunta tra Gruppo Salvatore Ferragamo e Comune di Firenze parte da domenica 16 dicembre e prevede, che insieme al biglietto di ingresso, sia consegnato un documento con la storia di Palazzo Vecchio ed il ritratto di alcuni dei capolavori conservati nell’edificio, che può diventare una cartolina da inviare come ricordo della speciale visita.

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