Ottocentotrentatre milioni a fondo perduto per le piccole imprese nelle aree di degrado urbano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2001 10:52
Ottocentotrentatre milioni a fondo perduto per le piccole imprese nelle aree di degrado urbano

Ottocentotrentatre milioni a fondo perduto per le piccole imprese nelle aree di degrado urbano. Il bando pubblico è stato presentato ieri in Palazzo Vecchio dall’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna. “Questi contributi – spiega l’assessore Colonna – sono destinati a imprese già esistenti in zone a degrado urbano, in particolare nei Quartieri 4 e 5 e nell’Oltrarno del Quartiere 1. E vengono elargiti in ottemperanza della cosiddetta legge Bersani 2. Con questo contributo saranno una ventina le imprese che potranno ottenere un supporto importante per la loro attività”.

Possono beneficiare dell’aiuto le piccole imprese, comprese le cooperative di produzione e lavoro, appartenenti alle categorie artigianato, industria, commercio e servizi che realizzino progetti di investimenti in beni materiali e immateriali, le cui unità produttive sono localizzate nelle aree di degrado urbano. Le imprese devono possedere i seguenti requisiti: meno di 50 dipendenti; un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di Euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di Euro; requisito di indipendenza e cioè l’impresa il cui capitale o i diritti di voto non siano detenuti per il 25% o più da una sola impresa oppure congiuntamente da più imprese non conformi alla definizioni di piccola e medie impresa o di piccola impresa secondo il caso.

Sono ammessi ad agevolazione i progetti di investimento finalizzati alla certificazione di qualità e all’utilizzo delle nuove tecnologie, nonché alle spese di adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza e di tutela ambientale.
Le spese ammissibili, al netto di Iva, sono:
a) acquisto di brevetti, realizzazione di sistemi di qualità (sicurezza e igiene dei prodotti, idoneità all’uso, qualità provata, affidabilità, tutela dell’ambiente, informazioni corrette ed esaurienti), certificazione di qualità, ricerca e sviluppo;
b) l’acquisto di sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti e macchinari automatizzati o robotizzati, acquisto di hardware e software per esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
c) studi di fattibilità, progettazione esecutiva, servizi di consulenza e assistenza nel limite del 10% del programma di investimenti;
d) per i lavori effettuati in economia sono riconosciute le spese connesse all’acquisto dei materiali impiegati e alle ore di lavoro prestate dai dipendenti direttamente imputabili al progetto;
e) spese per l’adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza e di tutela ambientale.

f) spese sostenute dall’impresa in conto gestione dalla data dell’ultima fattura del progetto fino al termine del primo anno a regime, strettamente inerenti la realizzazione di progetti, limitatamente a spese di formazione, qualificazione del personale, spese per prestazioni di servizi reali.
Sono ammissibili a contributo le spese ancora da sostenere alla data di presentazione della domanda ad eccezione di quelle relative alla progettazione e agli studi di fattibilità economico finanziaria relative al progetto, effettuate entro sei mesi precedenti la data di presentazione della domanda.

I beni materiali oggetto dell’investimento devono essere nuovi di fabbrica. L’agevolazione finanziaria consiste in un contributo a fondo perduto pari al 30% della spesa di investimento ritenuta ammissibile fino ad un massimo di 15.500 Euro (pari a £.30.012.185). La spesa massima ammissibile a contributo è pertanto pari a 51.667 Euro (pari a £.100.041.262). L’aiuto non è cumulabile con altri contributi pubblici concessi per la quota di investimento agevolata di questo bando. La domanda deve essere trasmessa a Fidi Toscana tramite A.R.

a partire dal 10 ottobre 2001 ed entro il termine ultimo del 30 novembre 2002. Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
1) piano finanziario contenente la descrizione dell’investimento, l’importo complessivo dell’investimento e la relativa copertura finanziaria, l’incremento occupazionale previsto;
2) idonea documentazione di spesa in copia (preventivi, offerte, computo metrico estimativo, compromesso di compravendita etc.)
3) per le società elenco aggiornato della compagine sociale;
4) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà prodotta ai sensi degli art.

4 e 20 della Legge 4/1/1968 n. 15 attestante i requisiti dimensionali, l’iscrizione alla CCIAA.
Fidi Toscana provvederà ad effettuare la prima graduatoria a partire dal 31 dicembre 2001 e le successive con cadenza trimestrale dal 1° trimestre solare utile del 2002 fino ad esaurimento delle risorse del fondo e comunque non oltre il 31 dicembre 2002. Nella prima graduatoria entreranno le domande in possesso dei requisiti richiesti e che abbiano completato la documentazione necessariamente entro il 30 novembre 2001.

Nelle successive graduatorie entreranno le domande in possesso dei requisiti richiesti e che abbiano completato la documentazione necessaria 30 giorni prima della data della graduatoria trimestrale secondo l’ordine cronologico della data di completamento della documentazione. Fidi Toscana trasmette comunicazione dell’avvenuta concessione dei contributi a fondo perduto all’impresa e, ad investimento ultimato eroga, l’importo del contributo in un’unica soluzione. L’Amministrazione Comunale o il Ministero dell’industria, del commercio e dall’artigianato o loro incaricati potranno, in qualsiasi momento del procedimento, disporre controlli e ispezioni, anche a campione, per la verifica della sussistenza delle condizioni per la fruizione dei contributi.

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono tenuti a fornire le informazioni richieste dall’amministrazione comunale incaricata delle verifiche e dei controlli.

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