Di miniera in miniera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2001 14:32
Di miniera in miniera

E' stata presentata, questa mattina, la prima rassegna nazionale di film, documentari, teatro, musica ed arti figurative sulla civiltà mineraria in Italia ed in Europa "Di miniera in miniera". La manifestazione è itinerante, si terrà dal 7 al 23 settembre ed interesserà Gavorrano, Bagno di Gavorrano, Ribolla, Scarlino e Massa Marittima. Realizzata dall'associazione culturale Laboratorio Novecento ha ottenuto il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Grosseto, della Regione Toscana e della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e dei comuni di Gavorrano, Roccastrada, Scarlino e Massa Marittima.
"Di miniera in miniera è una rassegna di cinema, teatro ed arti figurative che si propone attraverso linguaggi ed espressioni artistiche diverse di creare un momento di riflessione e di dibattito sui temi della civiltà mineraria in Europa, in Italia e, in particolare, in Maremma.

Un progetto ambizioso che coinvolge i comuni di Gavorrano, Roccastrada, Scarlino e Massa Marittima, interessati anche nell'ultimo secolo dall'attività mineraria e coinvolti nel Parco tecnologico minerario, con l'obiettivo di documentare una presenza che ha lasciato numerose tracce nel tessuto sociale, culturale e storico della nostra terra". Così il sindaco di Gavorrano Alessandro Fabbrizzi ha presentato questa importante iniziativa realizzata da Maurizio Orlandi dell'associazione culturale Laboratorio Novecento l'associazione culturale che ha realizzato il documentario sulla storia della miniera di Gavorrano "L'ultimo pane", sottolineando anche che si tratta di una rassegna itinerante, che dal 7 al 23 settembre toccherà i centri di Gavorrano, Bagno di Gavorrano, Ribolla, Scarlino e Massa Marittima.
"Le finalità di questa manifestazione sono diverse.

Oltre a voler creare un momento di riflessione e di discussione sul tema della memoria storica della civiltà mineraria e del movimento operaio delle miniere in Italia e in Europa, intende conservare la storia e la tradizione mineraria del territorio delle Colline Metallifere allo scopo di trasmettere la memoria di quella civiltà alle nuove generazioni, scoprire e riscoprire spazi e luoghi di un territorio, quello delle ex miniere Montecatini della Maremma toscana, troppo spesso dimenticati e trascurati anche alla luce di un turismo più attento ed interessato alle tematiche della civiltà mineraria, organizzare un evento culturale capace di coinvolgere a livello locale, regionale e nazionale un pubblico diversificato sui temi della memoria storica della civiltà mineraria _ è intervenuto Maurizio Orlandi _.

Infine questa rassegna, avendo, tra l'altro ottenuto il patrocinio della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, dove si 'trasferirà' ad ottobre, vuole preparare le condizioni per uno scambio tra realtà lontane e diverse tra loro, ma profondamente legate dalla tradizione mineraria allo scopo di creare un circuito culturale che colleghi le esperienze e le attività di Parchi e Musei minerari a livello regionale, nazionale ed europeo".
"Di miniera in miniera è un'iniziativa importante _ ha detto l'assessore alla Cultura del Comune di Roccastrada Lucio Macii _ da una parte per non perdere la memoria della civiltà mineraria e dall'altra perché rappresenta un volano del progresso economico".
"L'Amministrazione provinciale ha voluto contribuire a questa rassegna riconoscendo l'importante valore di mantenere viva la memoria di una civiltà che tanto ha contribuito alla storia della nostra terra _ ha spiegato Massimo Borgi, capogruppo della maggioranza in consiglio provinciale _.

L'augurio è che 'Di miniera in miniera' sia seguita da un folto pubblico perché i suoi film, i suoi documentari, i suoi filmati sono importanti testimonianze di una grossa fetta di storia del nostro territorio".
"Il materiale di questa rassegna contribuirà certamente a creare un archivio multimediale sulla civiltà mineraria", ha aggiunto Fabbrizzi.
L'ultimo giorno della manifestazione, che si svolgerà a Massa Marittima, sarà presente Giuliano Ferrara, autore del video "I minatori di Ravi", otto preziosi minuti che documentano l'occupazione della miniera Marchi di Ravi.

"Cinque progetti per una rassegna"
Cinque sono i progetti contenuti nella rassegna, teatrale, fotografico, d'arte, musicale e cinematografico.

Quest'ultimo prevede film, documentari, video e filmati di repertorio sulla civiltà mineraria e sulla storia del movimento operaio delle miniere in Maremma, in Italia ed in Europa. Da segnalare "L'ultimo pane" a cura di Maurizio Orlandi e Chicca Richelmy, "I minatori di Ravi" di Giuseppe Ferrara, "Addio a Kansas City" di Francesco Falaschi (la sua proiezione è stata possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Bianciardi) e "La strage di Ribolla". Per il teatro l'associazione culturale Faber Teater proporrà la rappresentazione di storie di minatori, racconti tratti dalle testimonianze orali di uomini e donne che hanno vissuto, direttamente ed indirettamente, l'esperienza della miniera.

La rassegna ospiterà, inoltre, una mostra fotografica sulla civiltà mineraria vista dall'obbiettivo del fotografo belga Bernard Bay con alcuni suoi reportage sulle miniere delle Coline metallifere e alcune immagini sulla miniera di carbone di Marcinelle, teatro nel 1956 della più grande catastrofe mineraria del Belgio, e una mostra d'arte di Germana Salvini, intitolata ".E le stelle stanno a guardare". Infine nel corso della manifestazione saranno proposti alcuni concerti del Coro polifonico minatori di Santa Barbara, nato nel 1952 e formato inizialmente da minatori.

Al coro è affidata la rievocazione dei canti e della musica popolare e folkloristica di quegli anni, patrimonio anch'essa della civiltà mineraria e della tradizione della Maremma.

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