Chiunque canti jazz o pop subisce, consapevolmente o meno, l'influenza di Armstrong. Eppure il mondo del canto jazz contemporaneo, ricco di voci femminili, sembra oggi meno generoso sul versante maschile, in particolare tra le voci di colore. Tra i talenti più brillanti spicca Miles Griffith (New York, 1969): influenzato da Jon Hendricks e Betty Carter, il suo canto esibisce estrosità e senso dello spettacolo (le radici di Trinidad, ma anche la pratica in cori gospel); una tecnica sicura (grazie alla formazione classica); uno swing brillante e un maturo gioco d'improvvisazione e d'assieme (sviluppato a fianco di Jon Hendricks, James Williams, Jack Walrath, Wynton Marsalis).
In Europa il suo partner fisso è il pianista Tony Pancella (Chieti, 1959), tra i pochi italiani a padroneggiare l'autentico modern mainstream. Al cui trio abituale trio si aggiunge Giovanni Amato: la sua tromba infuocata e trascinante si affiancherà alla voce esuberante di Griffith nella esecuzione di standards e originals, evocando - in una sorta di sdoppiamento - il mondo sonoro di Armstrong.
