TAV: il puntellamento della tomba de "La Montagnola" non è stato ancora realizzato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2001 16:37
TAV: il puntellamento della tomba de

Dopo aver ricevuto segnalazione delle copiose e preoccupanti infiltrazioni d'acqua nella tomba etrusca della Montagnola, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana - l'organo istituzionale deputato ai controlli ambientali sugli effetti della cantierizzazione per l'Alta Velocità - si è recata a verificare le condizioni di rischio idrogeologico paventate dall'associazione di volontariato fiorentina Idra. Ma il sopralluogo programmato è saltato: l'ARPAT infatti non è potuta entrare all'interno della tomba.
"E' stato messo in opera un sistema di monitoraggio delle vibrazioni ad alta sensibilità e dei fessurimetri -si afferma in una relazione della la Sezione Grandi Infrastrutture di mobilità dell'ARPAT datata 26 gennaio 2001- di cui si occupa FIAT Engineering sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologica.

(…) Le uniche indagini geognostiche realizzate nella zona a monte del cantiere FT2 sono rappresentate da alcuni sondaggi effettuati all'interno del giardino dell'Asilo Alice (…) A seguito della segnalazione pervenuta ad ARPAT dalla Associazione Idra riguardante il possibile stato di rischio idrogeologico a carico della tomba de La Montagnola ubicata a Quinto Fiorentino, questa Sezione si è attivata per raccogliere informazioni, effettuando un sopralluogo finalizzato anche ad accertare lo stato strutturale dell'asilo Alice e degli edifici adiacenti, in relazione ad eventuali effetti indotti dai lavori di realizzazione della Galleria Vaglia (…) Durante il sopralluogo non è stato possibile accedere all'interno della tomba in quanto è attivo il sistema ad elevata sensibilità per il monitoraggio delle vibrazioni che rende necessario un permesso speciale della Soprintendenza Archeologica (…) E' necessario, in via cautelativa, che si provveda alla effettuazione degli accertamenti opportuni, come già rilevato dai tecnici della Soprintendenza, ed alla realizzazione delle opere di rinforzo già progettate".
Idra appresa la notizia ha indirizzato una lettera sia all'ARPAT sia, per conoscenza, alla Soprintendenza Archeologica: i cittadini attenti alla tutela dei Beni culturali, e i residenti nelle immediate vicinanze della tomba, chiedono risposte chiare e sollecite.

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