Dibattito sui nomadi in Consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2000 20:26
Dibattito sui nomadi in Consiglio comunale

«Spiace constatare che il Sindaco di Firenze si accorga del problema dei campi nomadi solo dopo la tragica morte di una bambina rom. Da mesi abbiamo evidenziato il problema, ma le riposte della sinistra sono state spesso becere, demagogiche, ricche di quella falsa solidarietà e di quel buonismo che nasconde la pochezza di contenuti ed idee». E’ quanto ha dichiarato il capogruppo del CCD Federico Tondi durante la seduta del Consiglio comunale.
«In attesa che alle belle e tardive parole seguano fatti concreti - ha concluso Tondi - speriamo che non debbano accadere altri tragici eventi per svegliare il Sindaco Domenici dalla sua ormai nota sbadataggine riguardo ai più gravi problemi di Firenze».
«La tragica morte di una bambina rom avvenuta nel campo del Poderaccio ripropone il problema irrisolto dei campi nomadi.

Questo problema potrà essere affrontato con successo se verranno creati più centri di accoglienza temporanea distribuiti su tutto il territorio regionale in modo da alleggerire la pressione sul comune di Firenze».
E’ quanto hanno dichiarato il capogruppo di Rinnovamento italiano-Lista Dini Vittorio Foti e dal consigliere Simone Menci.
Foti e Menci si sono anche detti soddisfatti per la firma, questa mattina, del “contratto per la sicurezza” tra il Sindaco Domenici ed il Prefetto Serra, è stata espressa dal capogruppo di Rinnovamento italiano-Lista Dini Vittorio Foti e dal consigliere Simone Menci.


I due consiglieri hanno anche sottolineato che «una prima risposta alle richieste di maggiore sicurezza sia da parte dei cittadini che del mondo del lavoro» sta «nell’attivazione della commissione consiliare speciale per la sicurezza e la vivibilità urbana».
«L’analisi del Sindaco e le sue soluzioni per risolvere il problema dei campi rom sconfessano la politica sin qui seguita dalla maggioranza».
E’ quanto hanno dichiarato i consiglieri del gruppo di Forza Italia secondo i quali «tali dichiarazioni confermano le indicazioni da sempre date dal nostro partito anche a seguito del sopralluogo effettuato nel settembre scorso dai consiglieri del centrodestra Toccafondi e Pieri che, facili profeti, informarono il Consiglio sui pericoli della situazione».
«Il principio, indiscutibile in uno stato di diritto, del rispetto della legalità in ogni occasione - hanno sottolineato i consiglieri di Forza Italia - deve essere coniugato con il diritto all’accoglienza nel rigoroso rispetto della normativa, attraverso un progetto di intervento che eviti lo spreco di denaro per il mantenimento di campi fatiscenti ma che sia indirizzato alla soluzione del problema in un quadro non solo cittadino ma che preveda la solidarietà di tutte le realtà comunali e provinciali».
I soldi chiesti alla Regione per risistemare i campi rom devono essere utilizzati per insediamenti abitativi che superino la logica dei campi.

E’ la richiesta avanzata dal consigliere dei Ds Gregorio Malavolti intervenendo in Consiglio comunale.
«Finalmente sui campi rom c’è stata un'inversione di rotta - ha aggiunto Malavolti - ricordiamoci però che soltanto il 15 giugno scorso l’amministrazione, nonostante la mia interrogazione di una settimana prima che chiedeva di utilizzare i fondi della Regione per ”interventi di superamento dei campi", come previsto dalla Legge Regionale, ha invece richiesto 564 milioni per ristrutturare i campi esistenti».


«Il Sindaco Domenici - ha aggiunto il consigliere diessino - mi ha risposto che siamo ancora in tempo per rivedere la finalizzazione dei fondi.
Lo spero vivamente: alla parole devono corrispondere i fatti».
“E’ stata anche accolta dal Sindaco Domenici la mia proposta di una giornata cittadina per la solidarietà – ha poi sottolineato Malavolti – che ho lanciato in Consiglio sulla scia di quella fatta da don Santoro e dalle associazioni di una giornata di lutto cittadino.

L’obbiettivo sarà quello di far conoscere, a partire dalla scuole e dai luoghi di socializzazione, la cultura e gli stili di vita rom. Purtroppo, nonostante la solidarietà di questi giorni è ancora forte nella nostra città l’ignoranza ed il pregiudizio nei confronti del popolazione rom, di cui la maggioranza profughi di guerra della Ex-Jugoslavia.
«Non dimentichiamoci comunque dei necessari interventi immediati – ha concluso Malavolti - le 7 famiglie, 52 persone in tutto, ospitate a Montedomini ed all'Albergo Popolare sono prive di vestiti e di articoli di prima necessità che hanno perso nell’incendio del Poderaccio.

Di questo deve farsi carico il Comune».

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