La provincia di Livorno delle fortezze e delle rocche, apre le sue porte sabato 23 e domenica 24 settembre. E’ davvero un’altra Livorno quella che si presenta ai visitatori, in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Due giorni di ingressi liberi e visite guidate gratuite per scoprire i nostri “gioielli” storici ed artistici.
La Provincia di Livorno, aderendo all’iniziativa “La Toscana apre i suoi castelli” promossa, nell’ambito del progetto “Architetture di Toscana”, da Regione Toscana, in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e con le Provincie, i Comuni, le Soprintendenze e la sezione toscana dell’Istituito Italiano Castelli, propone un percorso turistico alla scoperta dei “segreti” storici e culturali della Fortezza Vecchia di Livorno e della Rocca di San Silvestro a Campiglia Marittima.
“Le Giornate del patrimonio – spiega il Presidente della Provincia di Livorno Claudio Frontera – sono un’occasione per la Provincia per far conoscere i nostri più importanti beni culturali in un’ottica allargata di promozione e valorizzazione turistica di tutto il nostro territorio, del centro livornese e dei suoi dintorni”.
Livorno – Fortezza Vecchia: Pregevole esempio di costruzione militare rinascimentale, realizzata nel mare davanti alla città, la Fortezza Vecchia è il simbolo di Livorno.
La possente mole, disegnata da Antonio da Sangallo il Vecchio, inglobò un precedente torrione cilindrico e una struttura trecentesca detta “Quadratura dei Pisani”. Il progetto non fu ultimato e non venne mai costruito il quarto bastione che avrebbe dato all’edificio una connotazione più regolare.
Per visite guidate (gruppi 25-30 persone), della durata di un’ora, sabato 23 e domenica 24 settembre dalle ore 9 alle ore 17, contattare l’ufficio informazioni e prenotazioni tel: 0586/897071.
Campiglia Marittima – Rocca di San Silvestro (parco archeominerario): Rocca di San Silvestro è un villaggio di minatori e fonditori di metallo sorto tra il X e XI secolo per iniziativa signorile, finalizzata allo sfruttamento dei ricchi giacimenti locali di rame e piombo argentifero.
Il castello era noto nel medioevo come Rocca a Palmento e deve il nome attuale al santo cui era intitolata la chiesa.
L’abbandono avvenuto nel corso del Trecento, fu la conseguenza di molteplici fattori, primo fra tutti, di tipo economico. L’itinerario previsto accompagnerà il visitatore alla scoperta dell’organizzazione sociale ed economica, delle abitudini alimentari, delle tecniche edilizie e metallurgiche di una comunità medioevale.
Le visite sono previste per sabato 23 settembre alle ore 11, 12, 15, 16, 17. Il ritrovo è al museo archeominerario 45 minuti prima della partenza.
