Controlli ai mototaxi elettrici: "Tutto secondo il codice" dice il comandante Seniga

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 2000 23:28
Controlli ai mototaxi elettrici:

Oggi la stampa fiorentina ha riferito dell’intervento della Polizia Municipale per il controllo di alcuni mototaxi elettrici alla Fortezza da Basso. A questo proposito interviene il Comandante Marco Andrea Seniga.
“Da alcune settimane – precisa il comandante - il Nucleo di Polizia Amministrativa sta controllando l’attività dei mototaxi elettrici circolanti nel territorio, anche dopo i numerosi esposti delle associazioni di categoria dei tassisti e dei noleggiatori, ed a seguito di esplicite richieste pervenute dalla Direzione Sviluppo Economico.

I controlli sulla regolarità dell’attività in questione sono complessi: la materia è difficile e la legislazione in vigore non consente sempre quella chiarezza interpretativa necessaria a definire con esattezza gli ambiti di intervento. Pertanto sono state necessarie accurate indagini, allungate anche dalla pausa estiva". "Negli ultimi tempi - continuan Seniga - si è sufficientemente chiarita la questione e ieri, dopo una esplicita richiesta da parte dell’assessorato allo Sviluppo Economico, alcuni agenti sono intervenuti per controllare due diversi soggetti che operavano con alcuni mototaxi nei pressi delle manifestazioni espositive in corso alla Fortezza da Basso.

Dalle testimonianze, dalla documentazione fornita e da quanto accertato dai vigili, è emerso che un operatore stava svolgendo regolare attività privata: aveva noleggiato i mototaxi, li aveva messi a disposizione degli espositori in modo assolutamente gratuito (e al solo fine di trasportare gli interessati dal parcheggio all’ingresso della mostra), senza alcun ritorno in termini lucrativi, ma solo per ovviare alla momentanea mancanza di spazi all’interno del complesso. L’altro operatore invece (di una associazione privata) effettuava il trasporto da e per la mostra dietro un corrispettivo di 20.000 lire, più mille lire di tessera associativa.

In quest’ultimo caso gli agenti hanno rilevato la violazione dell’articolo 85 del Codice della Strada in relazione all’articolo 82 del Codice stesso e alla L.21/92 per abusivo esercizio di noleggio con conducente, in quanto erano presenti ‘gli elementi dell’offerta indifferenziata al pubblico, l’interesse in favore di soggetti diversi dall’intestatario della carta di circolazione, il corrispettivo in cambio della prestazione resa’. A rafforzare la tesi esposta, già chiara a termine di Codice, vi è inoltre la considerazione che, come insegnano la giurisprudenza e le direttive del Ministero dell’Interno in tema di associazionismo e circoli privati, il fatto di rilasciare sul posto a qualsiasi avventore la tessera associativa in cambio del prezzo per la prestazione, è comportamento fittizio e strumentale per nascondere una vera e propria attività in conto terzi, dimostrata anche dal fatto che recentemente l’associazione in questione ha modificato il proprio statuto: non ritiene infatti più necessaria la ratifica, da parte del consiglio direttivo, della domanda di ammissione a socio, essendo sufficiente la consegna immediata della tessera sul posto.


In aggiunta, il cliente trasportato dichiarava di non aver mai firmato alcuna domanda di ammissione, ad ulteriore dimostrazione che quindi la consegna della tessera era, appunto, libera ed automatica.
Nel ritenere quindi il comportamento della Polizia municipale molto professionale, e quanto meno esente da censure - conclude il comandante - e pur in attesa di eventuali pronunce da parte delle autorità competenti su eventuali ricorsi, resta incomprensibile il fatto di addebitare ad un appartenente al Corpo in particolare, pur elevato in grado, responsabilità inesistenti e fatti la cui veridicità sarà assai arduo provare”.

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