Smac

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2000 16:12
Smac

E’ questa la parola chiave con cui l’arte contemporanea dalla Toscana si proietta da oggi verso l’Europa. E’ stato infatti sottoscritto a Firenze l’atto di nascita ufficiale del Sistema metropolitano d’arte contemporanea, Smac appunto.
Compito del nuovo organismo sara’ quello di promuovere e valorizzare le espressioni di arte contemporanea presenti lungo l’asse Firenze-Prato-Pistoia e di sviluppare azioni di coordinamento e di integrazione dei servizi fra i musei e le collezioni di quest’area.

La firma della convenzione che istituisce lo Smac e’ stata apposta dall’assessore alla cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi, dagli assessori alla cultura dei Comuni di Firenze, Prato e Pistoia (rispettivamente Simone Siliani, Giuseppe Paolo Vannucchi e Andrea Fusari), dal presidente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato Italo Moscati e da Luciano Gori per la Collezione Gori.
Autentica spina dorsale dello Smac saranno realta’ come il Centro per l’arte contemporanea Pecci di Prato, Palazzo Fabbroni e la Fattoria di Celle a Pistoia e, in prospettiva, il centro d’arte contemporanea che sorgera’ sull’area del Meccanotessile di Rifredi, a Firenze.
Attraverso lo Smac, queste e le altre realta’ presenti nel territorio potranno elaborare programmi comuni di conoscenza e valorizzazione dell’arte contemporanea, promuovere unitariamente mostre e esposizioni, predisporre in sinergia progetti didattici e di formazione.
Inoltre il varo dello Smac permettera’ di costruire una fitta rete di informazione e comunicazione che consentira’, tra l’altro, l’avvio di una segnaletica stradale integrata tra i vari musei e quello di un biglietto cumulativo per visitare tutte le esposizioni presenti nell’area.


Il primo, grande terreno di lavoro comune sara’ una mostra, intitolata ‘Continuita’’, che offrira’ un panorama completo delle espressioni artistiche toscane dal 1945 a oggi e che verra’ allestita nel corso del 2001.
Il via del Sistema metropolitano per l’arte contemporanea, e’ stato salutato da commenti di unanime soddisfazione. “Con la firma di oggi – sono parole di Mariella Zoppi - la Toscana degli etruschi e del Rinascimento, la Toscana dall’inestimabile patrimonio storico-artistico sostiene una nuova, grande sfida: quella di valorizzare l’arte del presente, affermando la continuita’ della creativita’ toscana, con la creazione di un sistema che permetta alle realta’ esistenti di mettere insieme le loro energie e le loro potenzialita’ per raggiungere un pubblico sempre piu’ vasto.

Lo Smac e’ il primo dei tre sistemi ipotizzati per l’arte contemporanea che dovranno gradualmente coprire l’intero territorio definendo in tal modo un sistema regionale d’arte contemporanea”. “E’ un passaggio importante – sostiene Simone Siliani - non solo per il sistema dell’arte contemporanesa ma per tutte le politiche culturali che riguardano Fienze, Prato e Pistoia e che dovranno svilupparsi sempre piu’ in stretta collaborazione”. “Con le le presenze gia’ radicate di Prato e Pistoia e la prossima realizzazione del centro di arte contemporanea di Firenze – prosegue l’assessore -avremo a disposizione un sistema all’avanguardia a livello internazionale”.

“Piu’ che un punto d’arrivo – e’ il commento di Andrea Fusari – quello di oggi e’ un punto di partenza per valorizzare un polo di ricerca e sperimentazione culturale di valenza nazionale e internazionale in cui Pistoia e Palazzo Fabbroni si collocano con la specificita’ della propria fisionomia e esperienza artistica. Salutiamo quindi con soddisfazione la firma della Convenzione per lo Smac, che in questi anni abbiamo perseguito con convinzione e entusiasmo”. “La collaborazione con Firenze e Pistoia – evidenzia infine Italo Moscati – nasce sotto i migliori auspici, con la volonta’ dei firmatari della convenzione di lavorare per il meglio.

Il Centro Luigi Pecci fa proprio il disegno dello Smac offrendo tutto il bagaglio della sua esperienza di dodici anni di attivita’, sicuro che la Regione Toscana e il Paese ne riceveranno indubbi benefici”.

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