TAV: Idra chiede un'audizione urgente alla VI Commissione consiliare regionale (Ambiente) e alla IV (Sanità)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2000 10:23
TAV: Idra chiede un'audizione urgente alla VI Commissione consiliare regionale (Ambiente) e alla IV (Sanità)

"Per poter offrire e chiedere contributi conoscitivi" in relazione ai diversi e diffusi casi di gravi "sinistri ambientali", e di "danni alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, dei residenti e del territorio" in atto nel Mugello e nell'Alto Mugello per effetto della cantierizzazione TAV, "e alle prospettive preoccupanti che interessano il Mugello, Monte Morello, Sesto Fiorentino e Firenze per le cantierizzazioni della TAV, della Variante di Valico e della terza corsia autostradale".
L'associazione di volontariato toscana ricorda di avere ripetutamente fornito alla Commissione regionale Ambiente, nell'estate del '99, ampia documentazione scritta, prove fotografiche e testimonianze dirette:
· dei danni subiti dal Mugello e dall'Alto Mugello assai prima dei recenti tagli alle sorgenti;
· della superficialità dei progetti TAV;
· dell'insufficienza drammatica dei controlli;
· della scarsa credibilità dell'Osservatorio Ambientale nazionale.
Ma le audizioni e i sopralluoghi effettuati dalla Sesta Commissione non hanno prodotto - secondo ogni apparenza - alcuna efficace capacità di prevenzione rispetto ai tanti danni di fonte TAV occorsi nell'ultimo anno.
Oggi Idra attende di essere convocata per portare nuove evidenze della insostenibilità ambientale delle opere denominate Alta Velocità, Variante di valico e terza corsia autostradale.

E una precisa proposta operativa: la riapertura di una conferenza di servizi globale sul corridoio infrastrutturale Firenze-Bologna, che apra a un tavolo unico la valutazione contestuale di impatto di ambedue gli interventi, autostradale e ferroviario, colpevolmente progettati e approvati - come è la Regione stessa ad ammettere in una pubblicazione della passata Giunta - senza una "valutazione strategica dell'impatto ambientale, dell'assetto territoriale dell'area interessata, del sistema di trasporto futuro, delle aree socio economiche coinvolte", senza valutare "gli effetti combinati dei due progetti", con "negoziati, mediazioni (sia formali che informali) e accordi sui due progetti", che "hanno avuto luogo in sedi, tempi e modi diversi, con procedure separate e con variabili livelli di intensità" ("Ambiente & trasporto, Verso una riconciliazione sostenibile", Dipartimento delle politiche territoriali e ambientali, gennaio 1997).

La passata Giunta Regionale toscana suggerisce di "evitare le cosiddette politiche di lusso (per esempio, miglioramento simultaneo di strada e ferrovia) che spingono, in modo indiscriminato, la domanda di trasporto". Riuscirà la nuova Giunta a riconsiderare la materia delle grandi infrastrutture con un minimo di razionalità economica e di rispetto delle esigenze delle popolazioni?
Idra si augura infine che la Commissione Sanità della Regione accetti - diversamente da quella presieduta, nella scorsa legislatura, da Carlo Melani, che non ha concesso l'audizione richiesta - il contributo di osservazioni e di proposte che Idra ha da offrire sia in tema di prevenzione e sicurezza dei lavoratori, sia di tutela della salute dei residenti.

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