A Pratolino il progetto "Bioconcultura"

Per il controllo di licheni e biofilm sui beni culturali. Lavori alle facciate anche a Palazzo Medici Riccardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2021 13:18
"Bioconcultura - Biorimedi per il controllo di licheni e biofilm su beni culturali"

La ricercatrice Elisabetta Bianchi dell'Università di Siena, sta lavorando come biologa a un progetto sperimentale al parco di Pratolino dal titolo "Bioconcultura - Biorimedi per il controllo di licheni e biofilm su beni culturali". Il progetto vede la collaborazione dell'Università di Siena - per la quale Elisabetta lavora come assegnista di ricerca - l'Ateneo di Firenze, la Regione Toscana, che lo finanzia, un'azienda privata che ha prodotto una sostanza biologica per proteggere i monumenti (statue, viali, architetture etc) dai muschi e dai licheni, la Città Metropolitana di Firenze che ha messo a disposizione il parco.

Il progetto - portato avanti a Pratolino - per l'utilizzo di questa sostanza biologica, al posto di quelle sintetiche e chimiche, sulle superfici, sta dando ottimi risultati. E' partito nel maggio 2020 e si concluderà a maggio 2022.

Approfondimenti

Palazzo Medici Riccardi, lavori per la conservazione delle facciate

La Città Metropolitana, nell'ambito del monitoraggio continuativo del Palazzo, ha aperto i cantieri per le indagini sullo stato di conservazione del bugnato in pietraforte e, contestualmente, per il consolidamento e il restauro delle facciate su via Cavour e su via dei Gori (attraverso l'applicazione delle tecniche e dei materiali scelti nelle fasi preliminari).

"È stata attivata ed è in corso una sperimentazione delle tecniche e dei materiali da usare per il consolidamento e il restauro - sottolinea il Sindaco Dario Nardella - per poi procedere alla progettazione interdisciplinare del restauro del paramento lapideo delle facciate. Dunque un progetto di avanguardia per garantire al mondo uno degli edifici più importanti della nostra storia".

Saranno investiti, avverte Monica Marini, consigliera delegata al Patrimonio, 2 milioni di euro sull'operazione, curata dalla Direzione Edilizia della Metrocittà, che sarà portata a termine entro il 2022 e alla quale prendono parte la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le Provincie di Pistoia e Prato e l'Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra).

Sarà il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Carlo Alberto Garzonio del Dipartimento di Scienze della Terra-Laboratorio Materiali Lapidei a realizzare un intervento di diagnosi con tecniche innovative. "In pratica attiveremo in cantiere un vero e proprio laboratorio sperimentale, con rilievo in 3 D e la possibilità di simulare diversi interventi - spiega Garzonio -. I dati saranno registrati e resi va disponibili in tempo reale, così che i tecnici possano seguire direttamente il lavoro in corso".

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