A Carmignano la mensa torna pubblica

Il Comune entra in Qualità & Servizi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 dicembre 2020 19:14
A Carmignano la mensa torna pubblica

Dal 1° febbraio 2021 il Comune di Carmignano entra a far parte della società Qualità & Servizi detenuta interamente da alcuni Comuni della Piana fiorentina: Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e adesso anche Carmignano. “Una scelta politica, ha detto il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, con cui non solo abbiamo voluto ripubblicizzare il servizio ma abbiamo deciso di farlo con la società che è considerata la migliore azienda di ristorazione scolastica della Toscana”.

Nella scelta, persegue il sindaco, che abbiamo maturato nel tempo, ha avuto un valore fondamentale il fatto che Qualità & Servizi si serva solo da produttori locali di fiducia. Tornare al pubblico era per il Comune di Carmignano fondamentale ma non sufficiente, occorreva una sintonia sul concetto di alimentazione e rispetto dell’ambiente che trova conferma nelle buone pratiche messe in campo da Qualità & Servizi.

L’azienda con le parole dell’amministratore unico Filippo Fossati esprime soddisfazione per la scelta e conferma l’impegno a proseguire sulla strada indicata negli ultimi tempi. La nostra missione, afferma Fossati, è la creazione di una comunità del cibo che vuole collegare gli agricoltori locali alla fornitura necessaria per il fabbisogno della mensa, sostenere un’economia circolare fatta di riduzione dello spreco di cibo”. Su questa linea trovano conferma i progetti già sviluppati dalla società come la lotta allo spreco alimentare. Il cibo non toccato sarà donato alle mense della Caritas, quello avanzato si trasformerà in compost. In ogni caso si farà in modo di ridurre al massimo le rimanenze. Qualità & Servizi ha adottato un software che permette di analizzare il gradimento dei piatti così da poter intervenire per correggere abbinamenti sbagliati o ricette poco gradite.

Stessa attenzione alla sostenibilità ambientale su altri aspetti, come l’impiego di contenitori lavabili e riutilizzabili per il cibo e la consegna dei pasti con furgoncini elettrici a zero emissioni di CO2.

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