Serate all'anfiteatro delle Cascine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 1999 14:30
Serate all'anfiteatro delle Cascine

Dopo il forfait della scorsa settimana (a causa del maltempo) stasera appuntamento con i Soundabout, una delle più interessanti formazioni del nuovo panorama toscano. I Soundabout sono un progetto di musica elettronica in italiano e in inglese nato a Firenze dalla fusione di due formazioni: il duo di Gionni Dall'Orto e Angelo Teardo (bossa nova/elettronica) ed i Funkareem (rap/soul/funk). Dalle due diverse esperienze i Soundabout ereditano l'attitudine al mixaggio ed al campionamento di suoni elettronici e caldi - originali, "rubati" o di terza mano" – la liricità del testo e la forza del groove.

Dal vivo la musica dei Soundabout può dilatarsi dalla Dj session al concerto, adattandosi così a situazioni diverse: dagli spazi ampi alle atmosfere più raccolte, dal palco alla consolle del Dj. Oltre a decine di concerti in tutta la Penisola i Soundabout vantano diverse apparizioni televisive Help, Roxy Bar…). Particolarmente interessante la line-up del gruppo, comprendente artisti con alle spalle importanti esperienze: Angelo Teardo – voce e drum machine - ha fondato insieme a Gionni Dell'Orto gli Strange Fruit (gruppo cross-over con all'attivo due Cd prodotti da Ernesto De Pascale), collaboratore dell'etichetta Best Sound con cui partecipa alla realizzazione di produzioni discografiche e pubblicitarie Spaghetti Funk).

Francesco Cipriani – chitarra – suona fino al '90 nei Goppions, la prima formazione di Irene Grandi; insieme a Kareem Bennet fonda nel '96 gli Fk, funk/rap band in procinto di pubblicare il proprio esordio discografico con la Plastic Records. Kareem Bennet – turntables/voce - inizia la propria carriera come vocalist in discoteca, per l'etichetta tedesca Zyx pubblica nel '97 una cover di Jeopard, nel '96 fonda gli Fk insieme a Francesco Cipriani. Gionni Dell'Orto – basso live mixing – suona fino al 1991 insieme ai Goppions di Irene Grandi, successivamente fonda i gli Strange Fruit, partecipa ai tour degli Articolo 31 e dal 97 collabora stabilmente con Marco Parente; nel 1998 compone la colonna sonora dello spettacolo teatrale Il Piccolo Principe di Giorgio Albertazzi, nel 99 arrangia alcuni brani rinascimentali per il Museo del Rinascimento di Firenze.
Venerdì -ore 22 - Ingresso gratuito - Senzabenza in concerto.
Sabato - ore 22 - Ingresso gratuito - Ginevra Di Marco – già voce femminile del Consorzio Suonatori Indipendenti - presenta il proprio esordio discografico "Trama Tenue".

La sua storia inizia già nel 1996 ma è nel corso degli anni che si consolidano le basi per la nascita di un vero e proprio progetto che porta il suo nome ma che vede l'indissolubile collaborazione di alcuni musicisti. Incontra Francesco Magnelli (già tastierista nei CSI) con il quale nasce un vero e proprio sodalizio, tanto fruttuoso quanto eclettico – è loro la performance musical-cinematografica de Il fantasma dell'opera, sonorizzazione live di un film in bianco e nero. Ma per il suo primo disco coinvolge anche Davide e Cristiano Della Monica (chitarra e batteria già nei Gatti distratti dalla luce negli occhi) ma anche un'altra coppia di fratelli Eu e Massimiliano Gambinossi (basso e chitarra già dei Ci S'ha).

Tutti musicisti che fanno parte del suo entourage ormai da molti anni. Le dieci canzoni di Trama tenue sono il punto d'arrivo di un lungo lavoro, certosino e parsimonioso, di un gruppo di musicisti che ruotano intorno all'asse portante della voce potente di Ginevra, che quindi scrive testi in italiano con piglio a volte aggressivo, a volte dolcemente femminile, il tutto supportato da un suono potente e raffinato. Ma se per settembre 1999 è prevista la pubblicazione del disco già durante l'estate il gruppo presenta in alcuni festival alcuni brani, non quelle canzoni che già in Matrilineare (Terraluna) e in The different you - Robert Wyatt e noi (Maryan con Cristina Donà e Chairman Mao a nome Csi) la segnalavano come una delle migliori voci italiane.

Ed è proprio nell'occasione del tributo al musicista inglese che Ginevra di Marco incontra Max Gazzè, che naturalmente partecipa in alcuni brani alla registrazione del suo esordio.

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