Il "Tokyo Ballet" conclude a Firenze la sua lunga tournée europea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 1999 12:03
Il

Si conclude domenica ( con repliche l'8, 9 e 10 giugno) a Firenze il lungo tour europeo del "Tokyo Ballet", la prestigiosa compagnia nipponica di danza fondata 35 anni fa da Tadatsugu Sasaki e divenuta sinonimo di perfezione stilistica e infallibilità tecnica, tanto da aggiudicarsi il diritto esclusivo mondiale di rappresentare alcune delle più celebri creazioni di Maurice Bejart, come "La sagra della primavera" e " Bolero". E sarà proprio "La sagra della primavera", insieme a "Don Giovanni" dello stesso Bejart e allo straordinario "Tam Tam et Percussions" di Felix Blaska - che prevede anche la presenza in scena di due percussionisti, uno dei quali "voudou", per la colonna sonora dal vivo - ad aprire domenica 6 ( replica martedì 8) al Teatro Verdi di Firenze il primo dei due diversi programmi che il Tokyo Ballet presenta nella città del giglio per il Maggio Musicale Fiorentino, a tre anni dalla sua ultima apparizione; mentre mercoledì 9 con replica il 10 i formidabili giapponesi hanno in serbo un titolo pìù recente della produzione bejartiana, "The Kabuki", in cui un gruppo di giovani "metallari" dediti all'ascolto dell'heavy metal rock e inseriti in un allucinato paesaggio urbano della Tokyo al neon contemporanea, si trova proiettato nel passato dei samurai con il ritrovamento di un'antica spada guerriera, fra violenza rituale, codici d'onore ,vendette e harakiri collettivo finale, e in cui il balletto, arte simbolica, si coniuga al Kabuki tradizionale, teatro dei segni codificati.
Trionfale la tournée di quest'anno della richiestissima Compagnia che, partita all'inizio di aprile dalla Germania, ha toccato fra le altre le città di Berlino e Weimar, il Teatro alla Scala di Milano, Trieste e Copenaghen; ed altissima é stata da subito la richiesta di biglietti per i quattro imperdibili appuntamenti fiorentini, per i quali esiste tuttavia ancora disponibilità data la grande capienza del Teatro Verdi e nonostante la presenza degli abbonati al Festival alle prime tre date.

Per il gruppo di danzatori selezionatissimi prediletti dal grande Bejart, ormai applauditi da tutto il mondo e con i quali hanno danzato etoiles quali Maja Pliseckaja, Margot Fonteyn, Alessandra Ferri, Sylvie Guillem, Aleksandr Godunov, Vladimir Derevianko e Maximiliano Guerra - per citare solo alcuni - , un trentacinquesimo compleanno di successi. Biglietti: 55.000, 40.000, 30.000 - ridotti 35.000, 25.000.

Notizie correlate
In evidenza