Progetto federalista del governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 1999 20:23
Progetto federalista del governo

"Il disegno di legge Amato? Costituisce un fatto politico molto importante. Perché rilancia la prospettiva di una riforma organica in senso federalista, e perche' rappresenta un passo avanti anche sotto il profilo dei contenuti, pur mantenendo alcuni aspetti lacunosi" Il presidente della Regione Toscana Vannino Chiti ha sintetizzato cosi' il suo giudizio nel corso di una lezione agli studenti dell'Università di Firenze riuniti nell'aula magna per un incontro inserito nel seminario di studi e ricerche parlamentari "Silvano Tosi".

Il presidente ha ripercorso con gli studenti le tappe del faticoso cammino verso un ordinamento orientato in senso federale evidenziando sia l'iter amministrativo di realizzazione di riforme federaliste col sistema vigente, sia il percorso istituzionale di rinnovo e cambiamento di alcune parti della Costituzione. Per il primo aspetto Chiti ha evidenziato il valore delle riforme Bassanini che hanno offerto "una concezione e una lettura avanzata dello stesso testo costituzionale ispirandosi ad un orientamento culturale di tipo federale", e che hanno consentito progressi rilevanti nella realizzazione di un federalismo amministrativo, alternato purtroppo a cospicui ritardi nella loro attuazione.

Ma per la realizzazione di un disegno federalista, ha aggiunto Chiti, non e' sufficiente una riforma di tipo amministrativo: occorre continuare il percorso di riforma istituzionale. E in questo senso la proposta Amato ha il compito prezioso di far ripartire un cammino che si era bruscamente interrotto con la fine della Bicamerale: "Questa proposta consente di rimettere in moto il processo riformatore tenendo conto del percorso fatto fino al giugno 1998: il disegno di legge tiene infatti conto dell'impianto cui era approdata la Bicamerale e per alcuni aspetti va anche oltre (è il caso di ciò che si prevede riguardo l'istituzione del Consiglio regionale delle autonomie locali).

Meno positivi sono altri aspetti del progetto: nell'elenco delle competenze esclusive dello Stato non convince l'inserimento di alcune materie, come, per esempio, l'università". Nell'ambito del disegno federalista, Chiti ha poi voluto spiegare agli studenti come sia indispensabile anche la realizzazione di una seconda Camera composta da rappresentanti dei governi regionali e locali: "L'idea - ha detto - e' quella di un Bundesrat italiano". "In sostanza - ha quindi ricapitolato Chiti - questo processo in corso dovrà consentire di costruire nuove Regioni.

Regioni più autorevoli per l'elezione diretta dei presidenti, e più aperte al rapporto con gli enti locali, con l'istituzione dei Consigli delle autonomie e assicurando che gli Statuti regionali vengano costruiti insieme a Comuni e Province". "Occorre - ha concluso il presidente - muovere rapidamente passi decisi in direzione di un federalismo indispensabile all'Italia per essere piu' unita, piu' efficiente, protagonista in Europa. Indispensabile per mettere in condizione le istituzioni locali di governare davvero i loro territori con la necessaria autonomia e con l'indispensabile responsabilità".

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