Sindaci d'Italia, Matteo Renzi scivola al 56° posto. L'opposizione: 'Rottamato'

Un anno fa il primo cittadino di Firenze guidava la classifica, adesso è stato abbondantemente superato e l'opposizione parla di ''crollo annunciato''.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2012 13:22
Sindaci d'Italia, Matteo Renzi scivola al 56° posto. L'opposizione: 'Rottamato'

Il Sole 24 Ore ha reso nota la classifica relativa al gradimento dei sindaci ed emerge il crollo vertiginoso di Matteo Renzi. Nonostante le accuse ricevute riguardo il numeroso tempo e le tante energie economiche profuse nella cura dell'immagine personale da parte di uno staff che sarebbe, secondo le opposizioni, dedicato al mantenimento del marchio "Renzi", il Sindaco perde parecchie posizioni. "Ecco il vero Big Bang di Matteo Renzi, un tonfo dal 1° al 51° posto nella classifica del gradimento dei sindaci italiani.

Un'erosione del consenso che non può vantare nessun sindaco d'Italia. Il sindaco, vincitore dell'edizione 2010, perde infatti il 14% dei consensi, senza neanche l'alibi di una nevicata". Così Ornella De Zordo commenta la classifica sul consenso degli amministratori locali stilata annualmente dal Sole24Ore e pubblicata oggi. "Colpisce positivamente il dato di De Magistris primo in classifica con il 70% del gradimento. Il suo lavoro sui beni comuni, il rispetto dell'esito referendario, il dialogo con i cittadini sui problemi veri della città evidentemente pagano più di un'esposizione mediatica esasperata, strumentale alla scalata politica nazionale e figlia di una cultura anacronistica, al di là del dato generazionale.

Il sindaco ha un solo modo per frenare il crollo in atto, visto che davanti ha ancora due anni di governo della città e che le porte di Palazzo Chigi sono blindate fino al 2013. Dismettere i panni della politica liberista degli anni Ottanta - continua De Zordo - ed iniziare a stare dalla parte dei cittadini e dei lavoratori. Potrebbe farlo ripubblicizzando Publiacqua, fermando il progetto di privatizzazione di Ataf, contrapponendosi al tunnel Tav sotto la città e rivedendo i vecchi tracciati della tramvia, mettendo fine ai processi di esternalizzazione dei servizi pubblici a partire da quelli educativi e sociali, sostenendo un piano dei rifiuti alternativo all'attuale e in generale ascoltando le proposte della cittadinanza su servizi e beni comuni.

Potrebbe, bisognerebbe però che lo volesse". "Un vero crollo di consensi per Matteo Renzi. Stamani Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica Governance poll 2011 ed ha accertato la retrocessione di Matteo Renzi dai primi posti della classifica dello scorso anno al 51° posto del 2011. Un vero e proprio tracollo, quello di Renzi, che ha perso rispetto al 2010 il 14% di consensi, attestando il suo gradimento attuale al 53% dei fiorentini. Non vi sono dubbi sulla bocciatura che i fiorentini hanno voluto dare a Renzi e alla sua politica fatta soltanto di slogan. Renzi, dopo essersi presentato in campagna elettorale con i 100 punti in 100 giorni, per passare ai 100 luoghi, ora sconta le promesse non mantenute. Firenze e i fiorentini hanno bisogno di un sindaco presente e che pensa ad amministrare la città, non certo di un presentatore tv o di un modello da copertina". "Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, la stella nascente della politica nazionale - si legge in una nota del sen.

Achille Totaro (Pdl) - è stato finalmente smascherato. Passa dal 1° posto nella classifica dei sindaci al 56° posto con meno 14 punti di gradimento, come si evince dal Sole 24 Ore. L'"uomo nuovo", infatti, intento a celebrare se stesso, impegnato ad affermare la propria immagine, pronto ad investire tutto per magnificare il proprio operato, da vanaglorioso rottamatore è stato rottamato. La star nazionale, il protagonista indiscusso delle trasmissioni televisive ha utilizzato la carica di Sindaco per le sue smodate ambizioni di carriera, dimenticandosi di Firenze e dei fiorentini, proprio come fece da Presidente della Provincia quando investì milioni di euro dei cittadini al solo scopo di promuovere se stesso.

E tra allegri banchetti, frizzi e lazzi, copertine di riviste, consulenti d'immagine non ha avuto tempo di mantenere le promesse fatte ai fiorentini: nessuna pista parallela dell'aeroporto, nessuna cittadella viola, nessuna circonvallazione, nessuna lotta alla criminalità diffusa e nessun intervento contro il degrado. Tante speranze di rinnovamento, tanti altisonanti discorsi, ma nella realtà effettiva i gravi problemi della nostra città sono rimasti tali. Apparte il massiccio trasferimento del suo staff, il cui compito è principalmente quello di curare i rapporti con i media, dalla sede della Provincia alla sede del Comune, trasferimento costato ai cittadini 10 milioni di euro, niente è stato fatto.

E adesso i fiorentini cominciano ad accorgersene". "Molti slogan, pochi risultati. La verità viene a galla: i fiorentini rottamano Renzi" così il consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli commenta i risultati del sondaggio sul consenso sugli amministratori locali condotto da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore. Risultato che vede il primo cittadino di Firenze precipitare dalla prima alla cinquantunesima posizione, perdendo 14 punti rispetto alla classifica dell'anno scorso. "E non venga a dire che questo sondaggio non ha valore, perchè l'anno scorso non mancò di commentare compiaciuto i risultati che lo ponevano sul gradino più alto del podio.

Dichiarazioni rilasciate, come ovvio, a televisioni nazionali. Perché ormai Renzi - incalza l'esponente del PdL - è costretto a rilanciare sulla politica nazionale non solo per la smodata ambizione, ma anche per scappare da Firenze. Se continua a occuparsi della città solo per i propri interessi e senza risolvere nemmeno uno dei problemi strutturali, rischia di perdere pure le elezioni a sindaco nella roccaforte della sinistra. Dopo il nulla di fatto per l'aeroporto, il nuovo stadio, il Parco delle Cascine e la sicurezza in città, adesso anche sulla Tramvia si trova a sposare l'ipotesi di Domenici e Matulli che tanto aveva criticato", prosegue il consigliere. "Presuntoso e inconcludente, Renzi sta trascinando sempre di più Firenze nell'incuria e nel degrado.

Ci auguriamo che si candidi alle primarie per facebook. Solo in una realtà virtuale con i suoi slogan accattivanti ma vuoti può limitare i danni provocati", conclude Donzelli.

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