Sabato 3 ottobre alle 15:35 l’autista della linea 16 Ataf è stato aggredito da un automobilista in via della Scala. Secondo quanto ricostruito dall’azienda, grazie al racconto dello stesso autista e di due passeggeri che hanno assistito all’episodio, il bus è partito dal semaforo in fondo a via della Scala e quando è arrivato dover svoltare sulla sinistra, verso Porta al Prato, si è visto tagliare la strada da un’auto che non ha rispettato la precedenza. Un colpo di clacson per segnalare l’infrazione ha provocato la reazione dell’automobilista: l’auto e il bus si trovavano fermi al semaforo di Porta al Prato, quando l’automobilista ha insultato l’autista, poi è sceso dalla macchina e si è avvicinato al finestrino aperto del bus sferrando un cazzotto in faccia al conducente.
L’autista del bus è riuscito ad annotare il numero di targa della vettura, poi è andato al pronto soccorso per farsi medicare la ferita riportata allo zigomo sinistro. La prognosi è di 4 giorni. “Serve più rispetto da parte di tutti, episodi come questo sono incomprensibili e inqualificabili – commenta il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi –. L’azienda ha messo i propri legali a disposizione del lavoratore aggredito. E da oggi, anche per questi casi si cambia musica: i dipendenti che dopo le opportune verifiche risulteranno parte lesa in vicende di aggressioni e violenza, non solo potranno contare sui nostri avvocati ma l’azienda promuoverà anche un’azione di risarcimento danni per interruzione di pubblico servizio.
I responsabili di questi episodi di inciviltà non pensino di restare impuniti”.