Corridoio Tirreno–Brennero: potenziato il servizio ferroviario.
Sabato 31 Gennaio inaugurata la stazione di San Donnino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2009 00:06
Corridoio Tirreno–Brennero: potenziato il servizio ferroviario.<BR>Sabato 31 Gennaio inaugurata la stazione di San Donnino

Firenze- E’ fissato al 31 gennaio il viaggio inaugurale della nuova linea ferroviaria metropolitana Empoli – Firenze Porta al Prato, con fermate intermedie a Montelupo Fiorentino, Lastra a Signa, San Donnino e Le Piagge.
L’inizio del servizio, con moderni treni Minuetto, è previsto dal 1 febbraio con l’entrata in vigore del cosiddetto Memorario (cioè un orario dei servizi facilmente memorizzabile perché cadenzato).
Da Empoli a Firenze Porta al Prato sarà un viaggio di mezz’ora.
Infatti l’operatività del nuovo servizio prevede partenze da Empoli al minuto ‘41 e arrivo a Porta al Prato al minuto ‘11 e, viceversa, partenze da Firenze al minuto ‘48 con arrivo a Empoli al minuto ‘19, in coincidenza con i servizi per Siena e Pisa/Carrara.

30 corse (una ogni ora) nei giorni feriali; 14 nei festivi. Si tratta di servizi che si aggiungono ai numerosi collegamenti che già esistono da Empoli verso Firenze SMN.
La Stazione di Porta a Prato torna quindi ad esercitare in pieno la sua funzione ferroviaria. La cosiddetta stazione Leopolda (in onore al Granduca Leopoldo) che ha funzionato come tale solamente dal 12 giugno 1848 al 1860, fu soppiantata dalla Stazione di Santa Maria Novella.
Porta al Prato è una fermata ferroviaria ad accesso di testa, dotata di un marciapiede centrale di tipo metropolitano.

Nell’occasione viene riaperta la stazione di San Donnino e, in futuro, sono previste due nuove fermate metropolitane in Piazza Puccini e alle Cascine.
Sono stati effettuati lavori nella stazione di Empoli e fra la stazione di Firenze Cascine e la nuova fermata di Porta a Prato, per l’elettrificazione e l’adeguamento dei binari per circa 3 chilometri della tratta fra Firenze Cascine e Porta al Prato.
Sabato 31 Gennaio, verrà inaugurata la stazione di San Donnino, ma non tutti festeggeranno.

Sull'altra riva dell'Arno, a Badia a Settimo, il Partito Democratico di Scandicci ha organizzato alle ore 10, sull'argine dell'Arno, una manifestazione per sollecitare la realizzazione di un'opera molto attesa. All'evento hanno dato la loro adesione i "Verdi per Scandicci", il Partito Socialista, il Partito dei Comunisti Italiani e Sinistra Democratica. Con lo slogan "Vogliamo salire anche noi!" i cittadini della Piana di Settimo chiederanno la realizzazione della ormai famosa passerella ciclo-pedonale che permetterebbe di mettere in collegamento i cittadini della zona con l'altra riva dell'Arno.

"La realizzazione di questa semplice opera, attesa e richiesta da moltissimi anni, permetterebbe a molti, studenti e pendolari ad esempio, di utilizzare il servizio di treno metropolitano per raggiungere Firenze – commenta Beppe Cicalese, Responsabile di zona del PD – consentendo un abbattimento del traffico e dei tempi di trasporto. Si è assistito negli anni ad un desolante gioco di prestigio delle Ferrovie che faceva in tempi alterni sparire e riapparire dai progetti la passerella, fino alla beffa finale della definitiva cancellazione.

Chiediamo a Ferrovie e alla Regione Toscana che fa della mobilità sostenibile e della "cura del ferro", un asse principale dello sviluppo del nostro territorio, di trovare i fondi per costruire questa infrastruttura che pochissimo impatterebbe dal punto di vista economico e fornirebbe un servizio moderno, efficiente, pulito, per la Piana di Settimo". "Sabato mattina alle ore 10 ci ritroveremo sull'argine dell'Arno per protestare a pochi metri dall'imprendibile ferrovia, in forma civile ma ferma per far sentire potentemente la nostra voce.

Son sicuro che saranno noi molti cittadini della Piana"
87 nuovi treni di competenza toscana, emiliana e ligure sulle linee Pontremolese e Tirrenica Nord, e la partenza il 12 aprile 2009 di Memorario, che aveva subito una battuta d'arresto rispetto all'avvio previsto nel dicembre 2008 per gravi carenze di risorse nazionali.Questi i punti fondamentali dell'intesa sulla programmazione dei servizi ferroviari sulle due direttrici sottoscritta questa mattina a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati. Toscana, Emilia Romagna e Liguria, che hanno interamente finanziato i nuovi servizi e che hanno elaborato il nuovo Memorario, con il contributo tecnico di Trenitalia e RFI, si impegnano con la firma di oggi a sostenere ed implementare la comunicazione sul tema, a sviluppare in modo coordinato le attività di verifica dell’efficacia del nuovo servizio, anche effettuando in sinergia specifiche indagini sulla qualità percepita e sulla frequentazione del servizi o, e garantire interventi coordinati nella gestione di eventuali criticità.

Inoltre la Regione Toscana e Liguria, al fine di migliorare l’offerta sotto il profilo della regolarità e puntualità, hanno concordato che i servizi interregionali della relazione Grosseto/Livorno – Torino/Savona sulla direttrice Tirrenica, nella tratta Grosseto/Livorno – Genova, attualmente di competenza della Regione Toscana, vengano ripartiti, per competenze, alla Toscana la Grosseto - Livorno – La Spezia ed alla Liguria La Spezia – Genova. Nel dettaglio, l'intesa firmata questa mattina tra l'assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, l'assessore ligure, Enrico Vesco, e l'assessore dell'Emilia Romagna, Alfredo Peri, prevede il potenziamento dell’offerta ed il cadenzamento del servizio sulla Pontremolese e sulla Direttrice Tirrenica con un'integrazione con i servizi di lunga percorrenza.

Du nque, il servizio sulla Pontremolese viene organizzato con una missione (corsa di andata e ritorno) bioraria (ogni due ore) Parma–La Spezia, una missione lenta bioraria La Spezia– Pontremoli, una missione lenta Pontremoli-Parma. Per la Tirrenica Nord l'intesa di oggi prevede un’ulteriore estensione del Memorario già avviato con successo con la relazione oraria Firenze – Pisa - Carrara nel dicembre 2004, con l'inserimento di una missione oraria sulla linea Pisa – La Spezia e l’estensione degli attuali servizi cadenzati della missione oraria Firenze – Pisa - Carrara, che vengono prolungati ogni 2 ore su La Spezia e ogni 2 ore su Pontremoli - Parma, realizzando un cadenzamento orario sulla linea Firenze–Pisa-Sarzana, con cui si integra la missione bioraria Sarzana-Monterosso, che consente il proseguimento verso La Spezia e le Cinque Terre.

Gli utenti, quindi, potranno utilizzare, per la Tirrenica Nord, un nuovo servizio in p artenza al minuto '12 di ogni ora da La Spezia Centrale per Pisa, mentre in senso contrario la partenza aggiuntiva è fissata per il minuto '09 di ogni ora. Per la Pontremolese invece l'intesa prevede l'inserimento di un nuovo servizio al minuto '20 di ogni ora da La Spezia verso Parma, con prosecuzione poi per Milano e Bologna, ed al minuto '48 per il ritorno. Sul versante emiliano, tra Parma e Pontremoli, si completa il cadenzamento orario per tutto l'arco della giornata, con intensificazione dei treni ogni 30 minuti in importanti fasce orarie.

Il bilancio complessivo è di 4 coppie di treni in più tra Parma e Borgo Val di Taro, che completano il quadro di maggiori servizi iniziato nel 2005 con i treni tra Parma e Fornovo.
Una buona notizia arriva oggi anche per i pendolari della linea Prato – Bologna. Un accordo unico in Italia è stato raggiunto questa mattina tra Regione Toscana e Trenitalia: gli utenti della linea Prato – Bologna avranno a disposizione uno speciale abbonamento ferroviario unidirezionale sia per gli ES che per gli IC.

Fino ad oggi, infatti, i pendolari di questa linea avevano la possibilità di fruire dell'Eurostar solo in andata e degli IC per il ritorno, dovendo pagare però l'intero abbonamento Eurostar, pur usandolo in maniera unidirezionale. Con l'intesa di questa mattina un abbonamento speciale sarà attivo dal 1° febbraio presso tutte le biglietterie Trenitalia (ma ancora non fruibile on-line). Gli utenti, quindi, potranno utilizzare treni Eurostar per l'andata ed Intercity per il ritorno tra Prato e Bologna, con un abbonamento che tiene conto dell'utilizzo unidirezionale dei servizi, con costi che equivarranno alla metà delle tariffe intere per treni ES e IC.
“Risposte insufficienti e cifre preoccupanti che nascondono l’intenzione di Trenitalia di sopprimere ulteriori treni, utilizzati quotidianamente dai pendolari sulla linea Firenze-Roma”.

E’ questo il commento del deputato del Pd Franco Ceccuzzi a margine dell’audizione dell’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano in Commissione Trasporti della Camera dei deputati che si è svolta oggi, giovedì 29 gennaio. “L’amministratore delegato di Trenitalia – continua Ceccuzzi – ha fornito un’illustrazione delle attività del gruppo, ma non ha affrontato le tematiche al centro della risoluzione presentata lo scorso novembre da me, insieme ad altri parlamentari del Pd, che impegnava il governo a mantenere il servizio intercity sulla linea direttissima Firenze Roma almeno fino al 2011 e, comunque, fino a quando non si avrà il quadruplicamento della linea”.

“In particolare – aggiunge il deputato democratico – è emersa una situazione deficitaria dei treni a lunghissima percorrenza, come gli espressi notte, che ha messo in evidenza la necessità di rivedere completamente l’offerta di Trenitalia. Per fare questo, però, occorre rendere appetibile il servizio offerto puntando sulla sua frequenza, sicurezza e puntualità; su tempi di percorrenza competitivi rispetto ad altri mezzi di trasporto e sulla qualità del materiale rotabile utilizzato”.

“Al momento – afferma ancora Ceccuzzi – tutto questo manca al servizio di Intercity offerto da Trenitalia e riteniamo necessaria una risposta adeguata e qualificata alla domanda crescente dei moltissimi pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per motivi di lavoro o di studio. Spetta alle regioni favorire uno spacchettamento dei treni a lunghissima percorrenza, su determinate tratte e con un’organizzazione articolata su macroaree regionali. La Toscana ha dato un esempio in tal senso lo scorso mese di maggio, quando ha risposto alla soppressione di un treno Verona-Napoli con l’introduzione di due treni Firenze-Roma”.

“La risoluzione presentata dai parlamentari del Pd è ancora aperta – conclude Ceccuzzi – Il nostro auspicio è che queste audizioni consentano di acquisire nuovi elementi per arrivare alla definizione di un testo che impegni il governo a trovare soluzioni concrete ai disagi dei pendolari. Anche per questo motivo, ho chiesto che le prossime audizioni siano aperte ad alcuni rappresentanti del Comitato Pendolari Firenze-Roma, che potranno esporre la situazione che vivono ogni giorno e le loro richieste per un servizio ferroviario migliore”.

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