Gesti di solidarietà umana, atti di coraggio e dedizione. Come quelli compiuti da Iris Cruz, che ha tratto in salvo una bambina gettandosi in mare e "stremata dallo sfrrzo veniva travolta dalla corrente perdendo la vita", e Natale Morea, che "alla vigilia di Natale 2003 intervenne in difesa di alcune ragazze molestate da un gruppo di balordi" rimanendo gravemente ferito tanto da morire dopo tre anni di agonia. Sono solo due esempi dei gesti di solidarietà e coraggio che verranno premiati, in questo caso alla memoria, insieme ad altri con gli scudi d'argento di San Martino.
La cerimonia, giunta quest'anno alla ventitresima edizione, si svolgerà il 18 novembre alle 10.30 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza dell'assessore Eugenio Giani e altre autorità civili, militari e religiose. Oltre che a Iris Cruz e Natale Moreo, gli scudi d'argento saranno consegnati anche al Marco Buschini, agente della Polizia di Stato che, libero dal servizio è intervenuto per proteggere i clienti di un negozio "minacciati con un'arma da un cittadino extracomunitario": l'agente è riuscito a immobilizzare l'uomo rimanendo però gravemente ferito.
E ancora alla Guardia di Finanza per "il vasto e importante contributo da sempre fornito, globalmente o con l'azione di singoli appartenenti.. in occasione di pubbliche e private calamità e di tutte le emergenze umanitarie che nel tempo hanno funestato il paese" e alla Jordan Sports Federation for the Handicapped (associazione invalidi della Giordania) che "si occupa della riabilitazione degli invalidi e al loro sostentamento, all'istruzione dei disabili con concreti aiuto economici per i più poveri e gli emarginati".
Oltre a quattro scudi d'argento, verranno consegnati anche due scudi di bronzo ad Andrea Borracelli, ormeggiatore piombinese che si è gettato in mare per salvare una donna caduta con la sua auto dal molo riuscendo a portarla in salvo, e ad Angelo Piana, vigile del fuoco che libero dal servizio è intervenuto "su un esteso incendio" salvando due bambini e il loro nonno intrappolati sul tetto della casa in fiamme.
Infine i diplomi di benemerenza, nove in tutto, che verranno consegnati a Giovanni Manini, alle Missionarie dell'Immacolata, alla 68esima unità del corpo militare della Croce Rossa, all'associazione sportiva Impronta Viola Locarnese, all'agente di Polizia Giuseppe Carnevale, a Riccardo Musolino e Mourad Akhay, a Katalin Adorjani e ai ferrovieri Vito Castellaneta, Giovanni Pisciatelli, Antonio Lionetti e Domenico Nittis.
