Un corteo per la sicurezza dei tassisti

Ma poi se la prendono con i giornali. Ast e Ordine: inaccettabili gli insulti alla stampa. Dell'Artino (​Azione NCC): ​"Folle e pericoloso parlare di jihad della stampa contro tassisti​"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2017 22:26
Un corteo per la sicurezza dei tassisti

Oggi i tassisti fiorentini in piazza per esprimere la propria solidarietà al collega Gino Ghirelli, da 90 giorni in coma a seguito di un'aggressione, e per sensibilizzare opinione pubblica e stampa rispetto al preoccupante fenomeno delle aggressioni ai tassisti. Otto quelle registrate in tre mesi a Firenze, tra cui il caso drammatico di Ghirelli. L'iniziativa era promossa dalle sigle sindacali di categoria: Confartigianato Taxi Firenze, Sitafi Federtaxi Cisal, Uil Trasporti Unica Taxi Cgil e Uritaxi.

«I tassisti – spiegano i sindacati – non sono né la causa né la soluzione dell'insicurezza, ma semmai le prime vittime di quest'ultima». «No alla campagna di odio sociale contro la categoria» ricordando come ogni giorno i taxi fiorentini, dentro una giungla di 1.500 cantieri, con zone intere diventate off limits, garantiscono oltre 6 mila servizi. Il corteo è partito alle 15 in piazza Beccaria, nel luogo dove è stato aggredito Gino Ghirelli, ed è proseguito sul Lungarno alle Grazie, via Verdi, via dell'Oriuolo, piazza San Giovanni, Via Roma, per poi concludersi in piazza della Repubblica.

Però, durante il corteo organizzato dai sindacati dei tassisti fiorentini è stato improvvisato un presidio di fronte alla sede di un quotidiano caratterizzato da pesanti insulti.

"Le critiche alla stampa, motivate, sono sempre legittime -affermano Ast e Odg Toscana- Non è però ammissibile imputare strumentalmente a chi fa informazione la responsabilità di essere istigatore di violenza. E' inaccettabile leggere quanto scritto nel comunicato a firma di tutti i sindacati dei tassisti, che accusano la stampa fiorentina di essere promotrice di una Jihad contro di loro; oppure ipotizzare che ci siano tra i giornalisti dei possibili "mandanti" di violenze fisiche perpetrate nei confronti di chicchessia. In un momento in cui la violenza verbale aumenta ovunque, chi lotta contro la violenza dovrebbe essere conseguente e coerente".

Massima solidarietà ai tassisti aggrediti, ma dare la colpa ai giornalisti invocando impropriamente, ma strumentalmente, addirittura una jihad contro i tassisti è folle e pericoloso. E’ evidente che non si sa di cosa si stia parlando, è imbarazzante. Dietrologie e complottiamo non fanno parte del nostro mondo, figurarsi poi se siamo spalleggiati dai poteri forti. I nostri ostacoli sono i cantieri e i balzelli eccessivi. Gli attacchi da parte dei tassisti, ormai all’ordine del giorno, sono monotoni nella loro falsità.

Noi vogliamo portare in piazza le nostre ragioni per rendere ai cittadini un servizio migliore. Il vittimismo e l’incitazione all’odio portano solo in una direzione, in quella sbagliata”. Lo ha dichiarato Giorgio Dell'Artino, presidente dell'associazione Azione Ncc, replicando alle accuse lanciate sui social network da alcuni rappresentanti sindacali contro la stampa sulla presunta "campagna di odio orchestrata a danno dei tassisti".

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