Tetto di deducibilità fiscale dell'auto fermo da più di 30 anni

Gli Agenti di commercio chiedono al Governo di aggiornare il limite

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2023 08:37
Tetto di deducibilità fiscale dell'auto fermo da più di 30 anni

“Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza sul tetto di deducibilità fiscale dell'auto, che per noi agenti di commercio non rappresenta solo un mezzo di trasporto, ma di lavoro”. Il presidente Agenti Fnaarc Confcommercio Pisa Domenico Greco ha sottoscritto, insieme al presidente nazionale Alberto Petranzan e agli presidente territoriali, una lettera indirizzata alla presidente del consiglio Giorgia Meloni per richiamare l'attenzione su una problematica molto sentita dalla categoria.

“Si tratta di un tema ormai annoso per i 210.000 agenti e rappresentanti di commercio, consulenti finanziari e agenti in attività finanziaria italiani. Il limite del tetto di deducibilità dell’auto non è più aggiornato dal 1986, ma solo convertito in 25.822 euro, cifra anacronistica rispetto agli attuali valori di mercato delle automobili nuove. I prezzi delle auto, infatti, sono raddoppiati negli ultimi 20 anni, con un aumento del 44% solo nell’ultimo decennio. Il massimale di deducibilità non permette, inoltre, alla categoria degli agenti e rappresentanti di commercio di contribuire attivamente alla transizione ecologica, poiché il prezzo medio di acquisto di un’auto nuova elettrica è molto superiore a tale cifra”.

“Quello della fiscalità dell’auto” ricorda Greco “Rappresenta un tema di primaria importanza per gli agenti e rappresentanti di commercio che percorrono in media 60.000 km all’anno, con picchi di 90/100 km. Vogliamo mettere finalmente un punto alla questione ed ottenere #piùdeducibilità - come recita l’hashtag di riferimento dell’iniziativa – chiedendo al Governo l’aggiornamento dei limiti di deducibilità in occasione della stesura della Legge di Bilancio 2024”.

“Chiediamo la possibilità di acquistare macchine sicure e confortevoli, ecologiche, capaci di sostenere le nostre percorrenze. Con gli aumenti dei costi per la mobilità, l’inflazione e la transizione ecologica, non possiamo più aspettare: chiediamo un fisco giusto ed equo anche per la nostra categoria. L’automobile è il bene strumentale primario per svolgere la nostra attività: al pari di un ufficio. Il tetto della deducibilità fermo dai tempi della lira è del tutto inadeguato rispetto ai prezzi del mercato automobilistico ed anche in funzione ambientale” conclude il presidente Agenti Fnaarc Confcommercio Pisa.

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