FIRENZE - Giuseppe Fanfani, nipote di Amintore, da tempo mirava a spiccare il grande salto verso Roma.
Sindaco di Arezzo per due legislature, ha iniziato la politica fin da giovane, seguendo le orme dello zio, il quale ne ha sempre tenuto le briglie. Ha iniziato con la Dc, passando poi alla Margherita e infine al Pd. Avvocato penalista tra i più conosciuti e apprezzati ad Arezzo, più volte ha sfiorato l'approdo a Roma in parlamento.
"Ho conosciuto e apprezzato Giuseppe Fanfani come amministratore pubblico e sono sicuro che come uomo di legge saprà ora interpretare al meglio l'incarico cui è stato chiamato nell'organo di autogoverno della magistratura".
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Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta così la nomina del sindaco di Arezzo a membro laico del Csm.
"Credo che Fanfani, con la sua competenza giuridica e la sua sensibilità politica e civile, potrà svolgere un ruolo prezioso, soprattutto in una fase come questa che vede finalmente l'avvio di un processo di riforma della giustizia italiana. A lui – conclude Rossi – le felicitazioni e gli auguri di buon lavoro miei e dell'intera giunta regionale".
