​Si torna al mare: ecco cosa sarà permesso

Riattivate le docce nelle spiagge libere. A Livorno saranno in funzione fino al 30 settembre. Le sponde del lago di Chiusi tornano pienamente fruibili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2020 17:58
​Si torna al mare: ecco cosa sarà permesso

Sulle spiagge la Regione aveva già definito nei giorni scorsi le linee guida per gli stabilimenti balneari e quelle per le aree non attrezzate non sono molto diverse. Dovrà essere rispettata la distanza, sempre, di un metro tra le persone (eccetto che per i conviventi), ma si continua a raccomandare almeno un metro e ottanta. La mascherina, che si potrà non indossare stesi in spiaggia, dovrà essere a portata di mano laddove si presentassero situazioni in cui fosse impossibile stare ad almeno un metro.

Tra un ombrellone e l’altro piantato in terra (o qualsiasi altro sistema di ombreggio) ci dovranno essere minimo quattro metri e un metro e mezzo tra lettini, sedie e sdrai. Non si potrà giocare a pallone né essere impegnati in altre attività ludiche e sportive di gruppo che possano dar luogo ad assembramenti: nessun problema invece per racchettoni, surf, windsurf, kitesurf e tutti gli sport individuali. Per evitare assembra menti e aiutare il distanziamento tra le persone i Comuni potranno a loro volta fissare ulteriori regole per l’accesso in spiaggia.

Comune di Livorno e Asa hanno riattivato mercoledì le docce sulle spiagge libere della Rotonda, della Vela, agli scogli dell'Accademia/Marinaio alla spiaggia di San Jacopo, della Ballerina e del Felciaio. Il servizio sarà in funzione fino al 30 settembre. Quest'anno, oltre alle consuete regole di comportamento, che sono quelle di fare docce brevi per non sprecare acqua, di non usare shampoo e bagnoschiuma, né saponi o oli di qualunque genere, ai bagnanti viene raccomandato di rispettare le regole per la prevenzione del coronavirus. Le normative nazionali e regionali come ormai è noto impongono che non si esca con la febbre superiore ai 37.5 gradi e di osservare il distanziamento sociale. Quindi l’eventuale fila alla doccia, se non è possibile usare la mascherina, deve essere fatta rispettando la distanza interpersonale di 1 m (raccomandata 1,80 m). Tutto questo per evitare il più possibile la diffusione del virus e quindi per evitare che la curva dei contagi risalga. Il Comune sta provvedendo anche ad installare lungo la costa, in prossimità di tutte le spiagge libere o tratti di scogliera frequentati da bagnanti, una cartellonistica mirata alla prevenzione del Covid-19, realizzata dalla Regione Toscana insieme ad Anci e Toscana Promozione Turistica. Viene richiamata in questa cartellonistica “la responsabilità individuale nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione ai sensi del DPCM del 17 maggio scorso”. Oltre a quanto già detto relativamente alle docce, anche nelle spiagge libere è obbligatorio che l’attrezzatura (teli mare, lettini, sedie) venga posizionata a una distanza di almeno 1,5 m.

da quella degli altri bagnanti. Inoltre è fatto obbligo di usare la mascherina se ci si muove in punti affollati dove non sia possibile rispettare la distanza di un metro tra persone, ed è obbligatorio per i genitori vigilare sui minori affinché rispettino la distanza di sicurezza.

Le sponde del Lago di Chiusi sono nuovamente fruibili a cittadini e turisti. E’ questo quanto deciso con l’ordinanza comunale numero 161 del 26 maggio 2020 emanata in seguito alle ultime due guarigioni da Covid-19 che hanno portato il numero delle persone positive a zero. L’ordinanza, torna a consentire, inoltre, anche l’esercizio della pesca senza limitazioni dovute alla residenza nel Comune di Chiusi. La libera fruizione delle sponde del lago era stata limitata da un’ordinanza specifica nel periodo più delicato del Covid-19 ed era l’ultima ordinanza rimasta ancora in vigore.

L’intera area lacustre: parco, spiaggia, giochi e Sentiero della Bonifica è, ovviamente, normata dalle prescrizioni nazionali per il contrasto al Covid-19 che prevedono il divieto di assembramenti, l’uso della mascherina obbligatoria se non si riesce a garantire la distanza minima di 1 metro (ad eccezione dei minori di età inferiore a sei anni nonché a persone con disabilità incompatibili con l'uso della mascherina e con i soggetti che interagiscono con gli stessi). Durante qualunque tipo di attività sportiva la distanza minima è, invece, di 2 metri.

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