Firenze: sgomberato insediamento abusivo in via di Cocco

A Prato messa in sicurezza del Condominio di via Tirreno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2016 19:27
Firenze: sgomberato insediamento abusivo in via di Cocco

Quattro persone denunciate a piede libero e sette baracche abbattute. È questo il bilancio del blitz congiunto di Polizia Municipale e Carabinieri in un insediamento abusivo sorto in via di Cocco, una traversa di via Pistoiese. Le operazioni iniziate nella prima mattina: agenti del reparto Sicurezza Urbana della Polizia Municipale e militari dell’Arma della stazione di Peretola sono entrati nell’insediamento, costituito da alcune baracche realizzate con materiali di recupero. Sono state avviate le procedure per l’identificazione e la denuncia delle persone trovate all'interno delle baracche per occupazione abusiva di terreni.

Sul posto presenti anche gli assistenti sociali del Comune che hanno accompagnato una mamma e i suoi due bambini in un centro di accoglienza. Sono poi state avviate le operazioni di abbattimento e bonifica del terreno da parte dell’impresa incaricata dalla proprietà. L’intervento di questa mattina è stato deciso anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini della zona che più volte avevano evidenziato le precarie condizioni igienico-sanitario dell’insediamento abusivo (mancano sia gli scarichi fognari sia l’acqua corrente) oltre al continuo via vai di persone.

Senza dimenticare che gli occupanti, nell’ambito della loro attività di recupero di metalli, erano soliti accedere fuochi che diffondevano nella zona fumi maleodoranti.

Ci vorrà qualche giorno di lavoro per ripulire e mettere in sicurezza il condominio di via Tirreno, in zona a Galciana. Nei mesi scorsi la palazzina è stata segnalata dai cittadini della zona come rifugio utilizzato da persone senza fissa dimora che di fatto avevano occupato lo stabile andando a dormirci la notte. Una situazione di degrado nata dopo che la cooperativa costruttrice non aveva terminato i lavori, lasciando così abbandonata la struttura peraltro quasi ultimata. Lo scorso dicembre il sindaco Matteo Biffoni aveva firmato l'ordinanza che intimava alla cooperativa di mettere in sicurezza lo stabile bloccandone gli accessi.

Dopo aver ricevuto comunicazione scritta da parte del curatore che la cooperativa non era in grado di ottemperare all'ordinanza, il Comune è intervenuto direttamente. Questa mattina gli agenti della Polizia municipale sono intervenuti per sgomberare lo stabile e procedere alla ripulitura della palazzina grazie al lavoro delle squadre di Asm. Arrivati sul posto gli agenti hanno trovato all'interno cinque persone che occupavano abusivamente due appartamenti: al piano terra è stato trovato un uomo regolare sul territorio nazionale, mentre al terzo piano si trovavano quattro persone delle quali una in possesso di documenti, una con solo la fotocopia e la denuncia di smarrimento degli originali (per cui sono scattati gli accertamenti sull'autenticità) e due irregolari.

Questi ultimi sono quindi stati accompagnati in questura per il fotosegnalamento. Negli appartamenti erano stati ricavati posti letto con reti e materasse, angoli cottura improvvisati con la presenza di fornelletti e bombole a gas, oltre ad abiti e vari oggetti di uso quotidiano a dimostrazione che in passato ci hanno dormito più persone. Pessime le condizioni igienico-sanitarie degli appartamenti, anche con l'accumulo di sacchi di rifiuti ai piani superiori. A seguire l'operazione sul posto è intervenuto l'assessore ai Lavori pubblici Valerio Barberis: "Questa è la prima fase dell'intervento, quella più urgente per la messa in sicurezza.

Lo stabile verrà svuotato, ripulito e disinfettato. Dopo di che saranno bloccati tutti gli accessi, in particolare al piano terra e ai garage. Dopo si avvierà la fase più lunga per riqualificare la palazzina, complicata dal fatto che è costruita su terreni peep - continua Barberis -. Il Comune attiverà le procedure per la risoluzione della convenzione e successivamente si procederà alla quantificazione delle opere realizzate e alla redazione di un nuovo bando pubblico per la ricerca di un nuovo assegnatario che potrà completare l'opera".

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