Sfruttamento in Toscana: Coldiretti contro scafisti e caporali

Coldiretti condanna e lancia il primo sms solidale contro scafisti e caporali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2016 17:05
Sfruttamento in Toscana: Coldiretti contro scafisti e caporali

All’indomani dell’inchiesta per sfruttamento della manodopera clandestina della procura di Prato che ha messo in evidenzia un ampio fenomeno di caporalato in agricoltura in alcune aziende delle colline fiorentine, Coldiretti Toscana torna a ribadire la necessità di combattere il caporalato senza tregua perché umilia gli uomini ed il loro lavoro (info www.toscana.coldiretti.it e pagina ufficiale Facebook). “Chi abusa del lavoro dei più deboli, di chi non ha altre alternative se non quelle di subire, non è mai giustificato.

Occorre – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - combattere il becero sfruttamento che colpisce spesso la componente più debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli, ma serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore.

Non è possibile che agli agricoltori siano riconosciuti pochi centesimi per produrre pomodori, latte, cereali che nel percorso dal campo alla tavola subiscono incrementi fino al 500%. E’ importante – prosegue – sostenere chi produce in condizioni di legalità come accade nella stragrande maggioranza delle imprese agricole che hanno assunto regolarmente lavoratori immigrati. Non dimentichiamoci che lo sfruttamento riguarda anche gli italiani e rappresenta una piaga da stroncare in tutte le sue forme”.

Va proprio in questa direzione la campagna “Abbiamo RISO per una cosa SERIA” che toccherà da vicino, nel weekend, la Toscana e più precisamente in tre occasioni: nei mercati di Campagna Amica di Greve in Chianti, Pistoia e Bibbiena dove nella mattinata di sabato 14 maggio i volontari Focsiv distribuiranno pacchi di riso 100% italiani i cui proventi saranno destinati a finanziare le attività dell'associazione che puntano, in tutto il mondo, a far vivere e sviluppare l'agricoltura familiare che libera dalla schiavitù, combatte l’abbandono della terra, il caporalato e spezza la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi.

La campagna è collegata alla possibilità di intervenire attivamente per garantire il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra con un sms solidale da cellulare con una telefonata da rete fissa di casa al 45594, dal 9 al 18 maggio. “Il riso - sottolineano Coldiretti e Focsiv - è stato scelto come simbolo perché è l’alimento più consumato al mondo, soprattutto tra i più poveri, e viene coltivato in quasi tutti i Paesi. Aderendo alla Campagna - conclude la Coldiretti - si contribuisce alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole.

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