Sciopero e assemblea (in modalità on line) al Machiavelli-Capponi di Firenze

Palagi e Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune: "Chiedono una scuola che non sia mero spazio di freddi voti e rigide tabelle programmatiche da spuntare. Noi siamo con loro. Il diritto all'istruzione riguarda un insieme di elementi che la didattica a distanza non risolve"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2020 15:08
Sciopero e assemblea (in modalità on line) al Machiavelli-Capponi di Firenze

Sciopero e assemblea al Machiavelli-Capponi di Firenze. Una protesta virtuale, contro fra l'altro la didattica a distanza. Arrivata subito la solidarietà di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune.

"Lo ha detto il Presidente del Consiglio in televisione un paio di sere fa: non è il momento di scioperare, perché è una fase difficile. Non concordiamo - dicono i consiglieri di SPC -. Perché  ci sono una serie di aziende che continuano a fare profitto. Perché ci sono persone che vivono di rendita. Perché la disuguaglianza in questi anni si è fatta sempre più rilevante nei paesi occidentali. Perché si ha sempre il diritto di lottare per la propria dignità e di non vederla ridotta a un tema individuale, senza che ci siano responsabilità precise su chi vive in situazioni di fragilità o disagio.

Le studentesse e gli studenti del Machiavelli-Capponi che oggi sono in sciopero e assemblea hanno quindi tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Chiedono una scuola che non sia mero spazio di freddi voti e rigide tabelle programmatiche da spuntare. La formazione della cittadinanza riguarda direttamente il futuro della Repubblica, che non vogliamo in nessun modo si riduca a un insieme di consumatrici e consumatori privi di libertà di pensiero e di capacità di essere critici verso il tempo in cui vivono.

Il diritto all'istruzione riguarda un insieme di elementi che la didattica a distanza non risolve. Gli esempi più noti riguardano le persone con esigenze particolari: abbandonate spesso sulle spalle dei rispettivi nuclei familiari ricordano quanto il nostro sistema sia capace di guardare alle studentesse e agli studenti oltre i voti e i compiti.

Ribadiamo quindi di sentirci al fianco dello sciopero del Machiavelli-Capponi e di chiunque non si fa ricattare dai difficili tempi che viviamo per reclamare la propria dignità".

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