Scarti tessili delle aziende: dal 2017 saranno rifiuti speciali

A Prato fermati due cittadini cinesi. Sequestrati i mezzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2016 22:54
Scarti tessili delle aziende: dal 2017 saranno rifiuti speciali

Dal 1° gennaio 2017 gli scarti tessili saranno "rifiuti speciali". E' questa una delle novità più significative del nuovo regolamento sui rifiuti che sarà approvato entro fine mese in consiglio comunale di Prato. Infatti indipendentemente dalla quantità del rifiuto e dalla provenienza (artigianale, commerciale o industriale) tutti gli scarti tessili dovranno essere smaltiti tramite formulario e ditte specializzate, così come già fanno le aziende. Il regolamento arriva in Consiglio dopo un confronto continuo con le associazioni di categoria, che hanno condiviso il testo in votazione.

La deassimilazione degli scarti tessili ha un effetto positivo sulla raccolta differenziata e sul raggiungimento dei livelli di differenziazione di Prato e toglie dalla TARI questo rifiuto ora speciale. Allo stesso tempo questo potrebbe portare ad un aumento del fenomeno di abbandono dei rifiuti di abbandono di rifiuti. Pertanto, sia l'ASM che l'Amministrazione comunale con la Polizia Municipale incrementeranno i controlli e la sorveglianza sul territorio.

Proseguono senza sosta i sequestri da parte della Polizia Municipale che nel corso delle ultime due operazioni, effettuate a distanza di una settimana l’una dall’altra, ha scoperto un nuovo giro illecito di rifiuti tessili, recuperato diverse tonnellate di scarti tessili che sarebbero state smaltite illecitamente nei vari cassonetti della città e denunciato due cittadini cinesi, residenti entrambi in provincia di Rovigo, ma domiciliati di fatto nella città di Prato. I due cittadini cinesi, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, sono stati sorpresi aggirarsi nelle zone del Macrolotto Zero, a bordo dei due veicoli all’interno dei quali erano stati stipati i consueti “sacchi neri” contenenti ritagli di tessuto provenienti dalle confezioni o pronto moda locali e trasportati senza alcun titolo autorizzativo.

Per uno dei due soggetti si trattava della seconda volta, durante la quale erano stati messi i sigilli alla vettura di proprietà. I veicoli adesso saranno soggetti a confisca e i due cittadini rischiano l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro.

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