Sanità, prelievo scaduto la invitiamo a trattenere il fiato

Esiste un codice etico in Sanità?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2014 15:58
Sanità, prelievo scaduto la invitiamo a trattenere il fiato

Ci è giunta una segnalazione in redazione ed abbiamo voluto verificare.

Nel sistema sanitario esistono pazienti che, loro malgrado, si trovano a frequentare spesso gli ambulatori.Per ovviare ad alcune regole burocratiche che sarebbero malvagie ed infernali, esistono gli "esami ripetibili". Sono nominativi, richiedono prescrizione medica, ma riducono la burocratica incombenza di dover fare continuamente la sponda tra il medico e le strutture sanitarie. Molto spesso questo sistema viene usato per i prelievi di sangue.Tenere sotto controllo il sangue è la prima regola, il primo campanello di allarme, il passaggio basilare affinché il medico curante possa avere, ad ogni visita, un quadro chiaro della situazione intervenendo tempestivamente, soprattutto nei casi in cui il tempo è determinante.Ci sono pazienti, come le donne in gravidanza, i malati terminali, affetti da HIV, cancro, leucemia ed altre malattie gravi che sono sotto stretto controllo medico.Per alcune di queste persone l'aspettativa di vita è "ridotta", una frase orrenda, ma la dobbiamo scrivere, affinché sia ben chiara.

Tra le varie vicissitudini che si affrontano in questi momenti ci sono anche gli esami clinici.Il medico rilascia una specie di 'Tabella' con alcuni spazi in cui di volta in volta, verranno apposti i tagliandi relativi agli esami effettuati.Logica vorrebbe che fino a che esistono spazi vuoti, il paziente abbia diritto ad ottenere la prestazione, se non altro per pura praticità, in realtà non è così poiché fa fede il giorno in cui la richiesta è stata rilasciata: vale tre mesi.Quindi può accadere, come è accaduto alla persona che ce lo ha segnalato, di essere rimandati a casa: rimproverati, mortificati, rinviati a data da destinarsi.Possibile che esami fondamentali per pazienti gravi non coprano l'intero decorso della malattia?Davvero qualcuno arrivato con fatica al tavolo dell'infermiere può trovarsi ad essere rimandato a casa dopo aver teso il braccio per un prelievo che equivale a salvare la vita? Accade proprio questo.Fate attenzione: non esiste discrezionalità, il medico effettuerà nuovamente la prescrizione dell'esame su semplice richiesta del paziente perché l'esame è necessario.

Si tratta esclusivamente di burocrazia.Oltre il tavolo però non c'è un impiegato dell'Agenzia delle Entrate, del Catasto o dell'Inps, ma un operatore sanitario.La burocrazia, spesso additata come una complicazione "stupida" rende stupide anche le persone? Restiamo a disposizione del Servizio Sanitario locale e delle Associazioni che quotidianamente si occupano dei malati terminali per eventuali segnalazioni e approfondimenti sul tema.

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