Qf-ex Gkn, ripartono i licenziamenti

Cgil: "I 185 dipendenti rimasti saranno definitivamente licenziati dal 1° gennaio. Lo stabilimento sarà edificio vuoto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2023 16:43
Qf-ex Gkn, ripartono i licenziamenti

Firenze, 19-10-2023- "All'ex GKN sono ripartiti i licenziamenti. La comunicazione ora è ufficiale: i 185 dipendenti rimasti saranno definitivamente licenziati dal 1° gennaio.

I licenziamenti trasformano lo stabilimento in un edificio vuoto, a disposizione del mercato immobiliare. Era forse l’obiettivo di Borgomeo fin dall’inizio? E' arrivato il momento di fare chiarezza su tutta questa operazione, che si è sempre nascosta dietro l'inagibilità della fabbrica, quando in realtà sentenze di Tribunale e le stesse ore di sorveglianza richieste, e in parte pagate dall'azienda, dimostrano il contrario". Lo stabilimento non è occupato. È in assemblea permanente ma assolutamente agibile.

L'unica soluzione sul tavolo, al momento, è il progetto di reindustrializzazione dal basso elaborato dal collettivo di fabbrica e la costituzione della cooperativa di lavoratori GFF, per la quale sta andando avanti la campagna di azionariato popolare. Per individuare altri investimenti c’è necessità di tempo.

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A questo punto si rende ancora più necessaria la convocazione presso il tavolo di crisi del MIMIT e il ritiro della procedura” dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale per la Fiom-Cgil nazionale e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e la Rsu ex GKN-QF di Campi Bisenzio.

“La politica e le istituzioni hanno già in parte fallito, per l’ex GKN di Campi Bisenzio, nonostante le promesse. Perché adesso le persone coinvolte sono meno. Comunque quasi 200 famiglie, a cui adesso è arrivata una nuova data di licenziamento, 1° gennaio del 2024 -dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri di Sinistra Progetto Comune- Il Governo nazionale sta provando a criminalizzare l’unica cosa che ancora tiene aperta l’ipotesi di futuro per il tessuto produttivo, proteggendo il territorio da ogni possibile speculazione immobiliare: l’assemblea permanente, il coinvolgimento della cittadinanza, la pratica della convergenza.

La Regione Toscana ancora non è riuscita a individuare strumenti risolutivi, anche se riconosciamo la disponibilità a seguire la vicenda. Solidarietà la esprimiamo anche al Comune di Campi Bisenzio, guidato da un governo di sinistra alle prese con vertenze difficili e drammatiche. Però dobbiamo, da figure istituzionale, denunciare quanto il sistema sia in grado di dare risorse pubbliche ai privati, ma eviti di costruire interventi diretti. Dall’ex GKN di Campi Bisenzio ci sono progetti concreti, nati nel confronto con comunità scientifiche e accademiche, oltre che sulla base di esperienze di altri Paesi.

C’è bisogno di intervenire in modo adeguato ai tempi in cui viviamo.Governo, Regione ed Enti Locali sostengano la reindustrializzazione. Chi è senza stipendio non può permettersi di aspettare”.

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