Primo Maggio, tutti aperti altrimenti incassano solo gli abusivi

Abusivi, lo dice il termine, dovrebbero essere illegali e non concorrenti sul libero mercato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2014 16:26
Primo Maggio, tutti aperti altrimenti incassano solo gli abusivi

Negozi aperti, sempre? ”Diciamolo chiaro: chiudere in quei giorni significherebbe regalare introiti all’illegalità e all’abusivismo. Stiamo aperti, teniamo vive le città, accoglienti e puliti i paesaggi” così esordisce il presidente regionale Fipe Confcommercio Aldo Cursano.

“L’elemento nuovo, quest’anno è il ritorno degli italiani. Dopo la forte contrazione del turismo interno negli scorsi anni le famiglie italiane iniziano di nuovo a prenotare nei nostri centri urbani, sulla costa, alle terme, nelle campagne. E’ nostro dovere dare un servizio sui luoghi battuti dai visitatori italiani e internazionali anche nei giorni di festa”.

“Da una nostra elaborazione – afferma il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – risulta che i turisti spendono sul territorio toscano in media 75 euro al giorno. Una grossa fetta della spesa è composta dai consumi agroalimentari (55 euro) e non si tratta esclusivamente di consumazioni nei pubblici esercizi, bensì anche di acquisti in negozi di prossimità, gastronomie e supermercati [dati Unioncamere]. Col grande afflusso atteso nei prossimi giorni alcune attività potrebbero essere in grado di recuperare mesi di penuria".

“La materia è già normata con chiarezza – conclude da parte sua il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - e specie in momenti di crisi come questo sarebbe inimmaginabile trovare in Versilia o sulla costa grossetana le saracinesche abbassate il primo di maggio. Imporre la chiusura degli esercizi commerciali nel periodo di massima affluenza turistica, o rinfocolare conflitti ideologici ormai superati tanto per il gusto della polemica non serve a nessuno. Non si tratta certo di derubricare la festa dei lavoratori, ma piuttosto di venire incontro alle esigenze di consumatori e turisti creando opportunità di business e quindi di lavoro”.

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