Primarie PD 2023: vademecum al voto

Domenica 26 febbraio si vota dalle 8.00 alle 20.00. La sfida nazionale è fra Stefano Bonaccini e Elly Schlein

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2023 13:25
Primarie PD 2023: vademecum al voto

Domenica 26 febbraio si svolgeranno le primarie per l’elezione del segretario nazionale del Partito democratico e per la Toscana anche di quello regionale. Si vota dalle 8.00 alle 20.00. Saranno 500 i volontari che permetteranno le operazioni di voto.

I candidati alla segreteria nazionale sono Stefano Bonaccini e Elly Schlein, mentre per la segreteria del Pd Toscana sono in lizza Emiliano Fossi e Valentina Mercanti.

Possono votare presso i gazebo sul territorio tutti i cittadini e le cittadine italiani. Possono votare gli iscritti al Pd e i non iscritti che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del partito. Per farlo devono essere in possesso di un documento che ne attesti l'identità e la residenza, in modo che sia chiara l'appartenenza al territorio di competenza del gazebo.

Approfondimenti

Possono votare presso i gazebo sul territorio anche elettori fuori sede (studenti, lavoratori ed elettori che si troveranno fuori dalla loro regione di residenza e vorranno partecipare alle primarie); giovani dai 16 anni in su; cittadini Ue e di altri paesi. Queste categorie devono pre-registrarsi entro il 22 febbraio sulla piattaforma online inserendo la documentazione richiesta e selezionando il gazebo della zona in cui vive.

Le cittadine e i cittadini italiani domiciliati o residenti all'estero, persone impossibilitate a recarsi ai seggi per condizioni di disabilità, malattia o i lavoratori che per turni o viaggio per motivi di servizio non possono recarsi al seggio; persone residenti in località la cui distanza dai seggi è superiore a 20 chilometri, 15 chilometri in aree montuose o interne, possono votare attraverso la piattaforma on line oppure, laddove presenti, presso i gazebo sul territorio di competenza.

Per votare on line era necessario preregistrarsi sulla piattaforma online entro le 14 del 18 febbraio. Ogni elettrice ed elettore, per poter esprimere il proprio voto, è tenuto a esibire il proprio documento di riconoscimento e la propria tessera elettorale e a devolvere un contributo di due euro destinato direttamente al territorio.

Gli iscritti al Partito democratico, in regola con il tesseramento, non sono tenuti al versamento del contributo di due euro, e sono automaticamente iscritti all’albo delle elettrici e degli elettori.

Per votare basterà tracciare una X sul riquadro con il nome del candidato sulla scheda elettorale o selezionandolo se si vota on line. Queste modalità di voto sono valide sia per la scelta del segretario/a nazionale che per quello/a regionale.

Parte da Instagram l’appello di oltre cento giovani per sostenere la candidatura di Emiliano Fossi alla segreteria del Partito Democratico della Toscana. Nei reel e nelle immagini postate sul social media, i ragazzi e le ragazze spiegano il loro desiderio di vedere un partito realmente vicino alle persone e non più “schiavo” delle correnti.“Alla domanda “Perché Emiliano Fossi?” rispondiamo “Perché vi sono urgenze da trasformare in battaglie: l’aumento dei salari, il cambiamento climatico e la riduzione delle disuguaglianze territoriali, di ceto o di genere nel Paese ed in Toscana.

È il simbolo della radicalità necessaria ad affrontare disuguaglianze e disagio del presente, rappresenta la sinistra che i nostri territori chiedono - dicono i giovani nell’appello su Instagram - Per cambiare tutto. Per dare una nuova speranza a migliaia di militanti. Emiliano Fossi rappresenta un percorso collettivo, che viene da lontano, guarda lontano e che sentiamo nostro”.“Crediamo che sia necessario affermare come questione centrale dell’offerta politica del nuovo Partito Democratico toscano la costruzione di un modello di sviluppo radicalmente alternativo a quello attuale.

Un partito che non può essere supino di fronte alle politiche delle amministrazioni elette col suo simbolo, incapace per mancanza di volontà di dettare una linea politica ai suoi eletti, ridotto a comitato elettorale o terreno di scontro di correnti di potere -sostengono i giovani che hanno firmato l’appello per Fossi - Le correnti sono fenomeno politico legittimo e necessario, è la loro degenerazione in macchine di potere di pochi che aborriamo”.

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