Pioli: “Tra ambire e vincere c’è tanta differenza. Domani dovremo stare attenti e non mollare mai la presa”

Oggi, ore 15.30, in sala stampa “Manuela Righini” Stefano Pioli ha tenuto la conferenza pre-Torino. Contro i granata scontro che sancirà fino a che punto la Fiorentina è maturata e quanto ancora dovrà maturare

26 ottobre 2018 19:32
Pioli: “Tra ambire e vincere c’è tanta differenza. Domani dovremo stare attenti e non mollare mai la presa”
Foto di Alessandro Zani

Alla vigilia della partita contro il Toro Pioli sembra pronto ad accogliere qualsiasi situazione, ma non lascia trapelare un leggero nervosismo, che già peraltro si respirava dentro la sala prima del suo arrivo, per cui le sue parole d’apertura sono perentorie e, comunque, mascherate dalle scuse recate ai giornalisti con tempistica efficace nello smorzare subito la situazione: “Tutte le partite valgono tre punti e in trasferta dobbiamo migliorare.

A Torino mi aspetto intensità e attenzione”. Sulla domanda inerente la formazione interrompe gentilmente: “Nessuno in questa squadra ha il posto assicurato. Io valuto i giocatori dalla partita precedente e durante tutta la settimana. Chi mi ha colpito di più gioca. Aspetterò fino a domani per scegliere la formazione titolare”.

Se lo preoccupa maggiormente il calo prestazionale di Belotti, che sarà affamato di gol, o quello di Simeone non pare aver problemi nel trovare un non-senso al quesito propostogli. Infatti scuote la testa affermando: “Penso solo ai miei calciatori. Dobbiamo creare qualcosa in più davanti perché i dati mostrano che diamo vita a molte situazioni pericolose, ma dovremmo…” essere cinici.

Su Benassi e il ritorno da ex: “Sta bene a livello psico-fisico. La settimana scorsa era stato troppo tempo senza allenarsi coi compagni, perciò decisi che non avrebbe giocato. Sicuramente per lui domani sarà una partita particolare”.

Sulla difficoltà reti: “So quanto sia importante per gli attaccanti fare gol. Ho guardato la classifica e abbiamo un’ottima differenza reti. Quindi possediamo un certo equilibrio”. Per quel che è inerente a Pjaca: “Vuole dare e darà di più”.

Per Thereau: “Non ha avuto la partenza che sperava, ma adesso sembra aver ritrovato un po’ la forma. Può fare uno spezzone di partita. Potrà tornare utile alla squadra”. Sui due centrocampi a confronto, quello viola e granata, risponde: “Anche loro giocano coi tre e non ci sarà inferiorità numerica. Il Torino è una squadra costruita bene e costituisce un problema per qualsiasi avversario. Domani non dobbiamo mollare la presa”. Inoltre corregge energico un giornalista: “Tra ambire e vincere c’è tanta differenza. Siamo una squadra che trionfa su parecchi contrasti. Perciò abbiamo forza e volontà”.

Veretout e Milenkovic? “I dati mostrano che Jordan abbia migliorato le prestazioni dell’anno scorso. Nikola ha un’ottima velocità che gli permette di ricoprire il ruolo largo a destra. Possono solamente fare altri passi avanti”. Invece difende Gerson: “È giocatore importante. Non ha ancora la continuità del centrocampista, ma ha tutte le carte in regola per essere bravo nel ruolo”.

L’allenatore gigliato conosce e questo lo aiuta a capire quale sia il percorso migliore da seguire. Gli è stato chiesto di far crescere una rosa giovane e lui sta seguendo una direzione volta al futuro. Infatti i risultati non sono visibili ad occhio nudo, ma quest’idea sta formando correttamente dei ragazzi che se no sarebbero persi, come ogni altro, nella presunzione.

Ciò che rende fiducioso e sicuro Pioli è la visione che ha ad ogni passo fatto dai calciatori. Sembra che riesca a scorgere il crepuscolo del giorno in cui questo gruppo, chi più chi meno, raggiungerà il suo scopo finale e ultimo. Perciò li difende: perché il presente è cieco.

Ecco la lezione ricevuta oggi sul funzionamento d’un sistema: accetta quello che appare fuori dagli schemi come se fosse parte integrante. Questo ne garantisce la continuità e ne allarga i confini, rendendolo perfetto nella sua imperfezione. Insomma, accettazione che inoltre è la base degli insegnamenti di Pioli. I calciatori devono accettare e ricevere ogni situazione, perché solo attraverso l’espressione della volontà potranno crescere. Ma tale crescita deve essere accompagnata dalla disciplina, cioè un connubio di regole analitiche o generali.

La Fiorentina successivamente alla conferenza stampa è partita per la trasferta di Torino accompagnata dal Presidente Mario Cognigni, dal DT Freitas e dal Club Manager Giancarlo Antognoni. Questa la lista dei convocati viola:

Benassi, Biraghi, Brancolini, Ceccherini, Chiesa, Dabo, Diks, Dragowski, Eysseric, Edimilson, Hugo, Hancko, Lafont, Laurini, Milenkovic, Mirallas, Pezzella, Pjaca, Gerson, Simeone, Sottil, Thereau, Veretout, Vlahovic.

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