Parchi a tema: delusione per il via libera posticipato al 1° luglio

Mallegni e Masini (FI): “Tenere chiuse queste attività, fondamentali per il turismo non ha senso”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2021 14:45
Parchi a tema: delusione per il via libera posticipato al 1° luglio

L’ultimo accorato appello, prima di azioni eclatanti. L’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, si appella al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, al Ministro della Cultura Dario Franceschini e al Presidente del Consiglio Mario Draghi, per segnalare lo sconcerto e la profonda delusione causata dalla road-map delle aperture, che ha posticipato al 1° luglio il via libera per le oltre 230 imprese del settore, tra parchi faunistici, acquatici e tematici.

“La disparità di trattamento rispetto ad altre categorie – dichiara Giuseppe Ira, Presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, e del parco tematico Leolandia (BG) – è configurabile in una vera e propria concorrenza sleale, che genera rabbia e risentimento negli Associati.

Siamo trattati peggio delle sale giochi e delle altre attività al chiuso, inclusi i ristoranti, nei quali si sosta per ore senza mascherina. Le attività dei nostri parchi si svolgono sempre all’aperto, con ampi spazi a disposizione e sotto il controllo di personale preposto, a differenza di quanto può accadere per strada o nelle aree gioco per bambini dei parchi pubblici, peraltro già aperte, dove manca ogni tipo di monitoraggio del distanziamento e non sono presenti i presidi per la sanificazione delle mani.

Contingentiamo gli ingressi per evitare ogni rischio di assembramento e abbiamo predisposto severi protocolli di sicurezza che hanno già ampiamente dimostrato la loro efficacia lo scorso anno. Negli USA i parchi sono stati aperti in febbraio, non appena è partita la campagna vaccinale, e in Gran Bretagna hanno deciso di riaprire subito i pub all’aperto e tutti i parchi di divertimento”.

Per quanto ci rendiamo conto che la prudenza debba sempre guidarci in ogni decisione da prendere in questa fase delicata, dobbiamo necessariamente constatare come alcune scelte della roadmap delle riaperture siano alquanto discutibili”, affermano il Senatore di Forza Italia e Responsabile Nazionale del Dipartimento Turismo Massimo Mallegni e la Senatrice azzurra Barbara Masini a riguardo delle riaperture dei parchi permanenti, fondamentali per il comparto turistico.

Pensare di riaprire i ristoranti al chiuso il 1 giugno e rimandare invece la riapertura dei Parchi Permanenti all’aperto al 1 di luglio non ha, onestamente, alcun senso. Per tutto il 2020 le attività legate ai bioparchi, ai giardini zoologici, ai parchi a tema eccetera, hanno avuto entrate praticamente a zero, ma spese che hanno continuato a galoppare” - proseguono i Parlamentari - “ Se infatti per alcuni comparti lo spegnimento dei macchinari può far abbattere i costi di gestione, per bioparchi e giardini zoologici questo è praticamente impossibile. Gli animali hanno bisogno di nutrimento e assistenza, le piante di cure e il verde di manutenzione. Il fatto che non abbiano visitatori non implica che il circuito si fermi. Non tenere conto di queste realtà è un segnale di imprudenza e insensibilità”.

Lo Zoo di Pistoia, per citarne uno su tutti, è un polo scientifico, culturale, didattico e turistico assieme e rappresenta un patrimonio importante dell’intera città e dell’intero territorio toscano. L’importanza della natura e della biodiversità è ormai ampiamente dimostrata. Nulla vieta -spiegano gli azzurri -, in un tempo in cui il distanziamento sociale è ancora parte integrante della nostra vita che, ad esempio, i giardini zoologici vengano utilizzati anche per attività didattiche all’aperto. Ma come pensiamo di farlo se uccidiamo, nel senso letterale del termine, le loro risorse lavorative se non addirittura le creature che ci abitano?”

È dunque urgente rivedere la decisione presa senza, a nostro avviso, alcuna valenza scientifica e autorizzare la riapertura già per maggio specificando il protocollo di sicurezza da tenere” concludono Mallegni e Masini. “Abbiamo chiesto a tutti i comparti di avere pazienza e di fare sacrifici, ora è il momento che il Governo ripaghi tutti allo stesso modo, soprattutto quando esistono le condizioni favorevoli perché ciò venga fatto in sicurezza”. 

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