FIRENZE - Non è la prima volta che si sentono casi del genere. Ma stavolta la eco è arrivata fin da noi.
La storia è presto detta. Una adolescente americana, solita dormire col telefono vicino, anzi, sotto al cuscino, si è salvata per miracolo dalle fiamme. Il fatto si è verificato in Texas, ed è stato documentato anche dai principali canali statunitensi con tanto di intervista alla ragazza e ai genitori, foto e filmato del cellulare completamente distrutto e cuscino bruciato.
Ariel Tolfree, 13 anni del Texas, è stata svegliata da un odore di bruciato. Il cuscino accanto a lei era in fiamme. Il suo smartphone aveva preso fuoco.
L'apparecchio, realizzato da un colosso della telefonia, risultava avere una batteria non originale, almeno a detta del gigante dell'elettronica che lo ha analizzato.
Fatto sta, che sarebbero le stesse aziende produttrici a spiegare di non coprire mai lo smartphone sotto tessuti e materiale che possa provocare un rischio di surriscaldamento.
In attesa dell'inchiesta che è stata avviata, la società in questione ha offerto un nuovo dispositivo ed un risarcimento alla famiglia americana.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso di telefonini e smartphone che sono diventati oggetti insostituibili nella vita di ognuno di noi. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.