​Obbadi Bundu patto per l’Europa, pensando ad Atzori

La strada per l’Europa passa da Firenze, incrocio di generazioni di Campioni

Massimo
Massimo Capitani
12 novembre 2020 17:20
​Obbadi Bundu patto per l’Europa, pensando ad Atzori
Fotografie: Lisa Giannini

Il 19 Dicembre Mohammed Obbadi tenterà la conquista del vacante titolo d’Europa dei pesi mosca, proprio quel titolo che dal 1967 al 1972 fu di Fernando Atzori, grande Campione, scomparso lo scorso 9 Novembre, sardo di origini ma fiorentino di adozione, che seppe conquistare in carriera anche la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 1964.

Obbadi incrocerà i guantoni con lo spagnolo Moreno, il match si terrà a Torrelavega - nord della Spagna.

Al suo angolo Moha avrà Leonard Bundu che quel titolo, nei pesi welter, lo ha conquistato e difeso - fra il 2011 ed il 2016 - per 7 volte, fra cui due successi memorabili in Inghilterra. Fra i due pugili ci corrono 19 anni di età, ma questo non ha impedito che le loro strade si unissero e lo facessero ancora a Firenze, e Leonard potesse rincorrere nuovamente l’Europa anche se da Maestro, stringendo un patto con Obbadi.

Quando Leonard salì per la prima volta sul tetto d’Europa, Mandela Forum 4 Novembre 2011, Mohammed Obbadi aveva 18 anni ed ancora doveva vincere il suo primo Trofeo importante da dilettante. Quella vittoria arrivò nel 2012 al Trofeo Guanto d’Oro d’Italia che si disputò al Piazzale Michelangiolo. Poco dopo la conquista del prestigioso Trofeo a livello nazionale, Mohammed approdò all’Accademia Pugilistica Fiorentina, la società a cui Leonard ha da sempre legato il suo nome.

Obbadi combattè il suo primo match con i colori dell'APF a Borgo San Lorenzo, era un incontro fuori Torneo e quindi si disputò in coda a tutti gli altri e fu visto da pochissimi spettatori. Ma chi c’era lo ricorderà bene, perché Moha mostrò tutta la sua tecnica, la sua varietà di colpi ed il suo ritmo, insomma lo capivi subito che questo ragazzo aveva i mezzi per far bene, molto bene.

Con la maglia dell’APF Moha trionfò due volte consecutivamente al Trofeo Guanto d'Oro d’Italia, edizioni 2013 e 2014, dimostrandosi il miglior 52 kg a livello nazionale.

Dopo i successi da dilettante, Obbadi passò professionista il 18 Aprile del 2015 battendo prima del limite Mirdad Ahmeti. In quei tempi Bundu aveva perso il suo primo match da professionista, sconfitto nella sfida mondiale da Keith Thurman. Leonard stava programmando il suo riscatto, infatti il 22 Aprile del 2016 tornò sul tetto continentale battendo per KOT Jussi Koivula. Il match si tenne al Mandela Forum, che per quell’occasione aveva riabbracciato e ritrovato il suo Campione dopo il successo del 2011.

In quell’evento Obbadi faceva parte del sotto-clou, dove batté prima del limite Dato Kvaratskhelia. Ricordo Moha alle operazioni del peso. Aveva un maglia scura, i capelli appena fatti ed era emozionatissimo, per la prima volta combatteva nel Palazzetto che aveva lanciato Leonard Bundu e lo aveva consacrato come un campione di livello mondiale.

Dopo il maggio del 2018 Leonard Bundu diventa il Maestro di Moha. Il campione ormai ritiratosi decide di insegnare ciò che da sempre gli viene naturale, il Pugilato.

Se c’è un’azione che mostra tutta la sinergia fra Maestro e Pugile nella Boxe è il Padle Work. Infatti in quell’allenamento il Maestro indossa i colpitori, mentre il Pugile i guantoni ed insieme provano le azioni di attacco e di difesa. In sostanza il Maestro, che ha visionato i filmati del prossimo avversario, automatizza i movimenti che il suo Pugile si troverà ad eseguire quando sarà faccia a faccia con l’avversario stesso.

Nel corso degli anni abbiamo visto il Padle Work in molti video, i più famosi quelli che vedono protagonisti Floyd Mayweather Jr e lo zio Roger. Ma vi garantisco che il Padle Work fra Moha e Leo è veramente uno spettacolo.

Il 19 Dicembre Mohammed Obbadi, un altro fiorentino d’adozione, dai modi gentili ed umili quanto il suo talento, tenterà la conquista del titolo d’Europa, omaggiando così la memoria di Fernando Atzori a 53 anni dall’affermazione di quest’ultimo.

Un successo prestigioso che porterebbe Obbadi molto in alto, ma lui sa che adesso deve concentrarsi solo su quel match, un passo alla volta come ama recitare il suo Maestro: Obbadi Bundu patto per l’Europa.

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