Nuova pista aeroporto e tunnel Tav: i grillini restano per il "no"

L'accordo governativo con il Pd non cambia, per ora, la posizione dei pentastellati. De Blasi: "La tutela ambientale è un tema su cui siamo estremamente sensibili". Apertura su una possibile alleanza per le regionali: "Il sì comunque passerebbe attraverso la piattaforma Rousseau"

Redazione Nove da Firenze
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05 settembre 2019 14:37
Nuova pista aeroporto e tunnel Tav: i grillini restano per il

(DIRE) Firenze, 5 set. - Sulla nuova pista "non siamo nella condizione di appoggiare o favorire il ricorso al Consiglio di Stato e rimaniamo della stessa idea: se necessarie e se non impattano sull'ambiente, siamo favorevoli alla realizzazione delle opere. In questo caso, invece, parliamo di opere evidentemente inutili e impattanti". Per questo, sottolinea Roberto De Blasi, capogruppo dei 5 Stelle a Palazzo Vecchio, "la nostra posizione non cambia". 

Governo nuovo e fresco di giuramento, paletti vecchi: per il Movimento 5 Stelle il giudizio sull'aeroporto di Firenze e il tunnel Tav non muta, sono opere da non fare. E pace se chi ne chiede l'avanzamento e la realizzazione- lo stato maggiore del Pd toscano, il sindaco Dario Nardella e il governatore Enrico Rossi - siano i partner dei grillini nella nuova esperienza che ha reinsediato Giuseppe Conte a palazzo Chigi.

La realizzazione della nuova pista e del sottoattraversamento dedicato all'alta velocità, aggiunge l'ex candidato sindaco grillino, "vanno oltre l'opportunità politica. C'è infatti una questione legata alla tutela ambientale, un tema su cui siamo estremamente sensibili".

Su Peretola, inoltre, l'iter si è interrotto "non per volontà del governo precedente, ma, e lo sottolineo, per dei provvedimenti amministrativi", come lo stop imposto dal Tar. "Noi restiamo forti del fatto che se un'opera non è utile alla collettività e impatta in maniera determinante sull'ambiente, sia un'opera che non va portata a termine", conclude.

Lo stesso De Blasi, alla costruzione di un'intesa con il Pd, in vista delle regionali del 2020, dice "mai dire mai. Anche il M5S si è evoluto al suo interno: il regolamento è cambiato, vedi il mandato zero, e c'è la possibilità di sperimentare degli apparentamenti pre-elettorali". Il dialogo con i 'dem', quindi, "potrebbe essere una possibilità. Detto questo, però, sono sicuro che questa" strada "verrebbe sottoposta al parere degli iscritti attraverso la piattaforma Rousseau".

Certo, aggiunge, "sono questioni che riguarderanno lo staff nazionale, ma, ripeto, soprattutto gli iscritti a Rousseau, perché se mai questa condizione dovesse realizzarsi sono sicuro che sarebbe sottoposta al giudizio degli iscritti".

De Blasi, ex candidato sindaco del grillini, dopo il giuramento del governo giallorosso, si sofferma anche sul rapporto con il Pd fiorentino, soprattutto in Consiglio comunale: "Sui temi fondamentali- spiega ai giornalisti- credo non cambierà alcunche'". Tuttavia "ho sempre rimarcato, anche in tempi non sospetti, prima della caduta del governo, la volontà di dover collaborare con l'amministrazione fiorentina. E ho avuto buonissimi rapporti fin dall'inizio, come conferma la collaborazione proficua che c'è all'interno delle commissioni. Non ho motivo quindi di cambiare strategia". (Dig/ Dire)

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