Nogarin: "Noi abbiamo portato libri in tribunale"

Il Sindaco di Livorno invoca la presunzione di innocenza, ma il PD gli addebita solo presunzione politica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2016 22:40
Nogarin:

(DIRE) Roma, 8 mag.- "Paragone tra me e sindaco di Lodi non sta ne'' in cielo ne'' in terra". "Credo che non ci sia una linearita'' che va da se tra avere un avviso di garanzia e la dimissione stessa, dipende da quello che accade. Nel mio caso mi viene notificato un avviso di garanzia in una inchiesta che abbiamo promosso noi. Noi abbiamo portato libri in tribunale". "Presunzione di innocenza cardine fondamentale della giustizia italiana". Lo dice Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, ospite di ''Fuori onda'' su La7.

"Le leggi si applicano per tutti, ma per i 5 stelle si interpretano. Dunque due pesi e due misure. Una escalation di falsita'' e cattiva coscienza, con Di Maio passato dalle ''dimissioni irrevocabili'' se indagati, ad uno sgusciante ''prima leggiamo le carte'' dopo l''avviso di garanzia recapitato all''assessore del comune di Livorno Lemmetti. Proseguendo con il surreale Nogarin che si dimette solo nel caso abbia violato il codice Casaleggio, fino a Di Battista che dice ''noi non aspettiamo il terzo grado di giudizio''. Insomma giustizia ''fai da te'', a propria misura e convenienza, un comportamento arrogante e pericoloso. Noi siamo garantisti, chi sbaglia paga. I 5 stelle sono solo opportunisti e inadatti a governare". Lo dice il deputato del Pd, Andrea Romano.

"Il problema dei 5 stelle e'' la credibilita''. Forcaioli con gli altri, autoassolutori con i propri. Basta guardare la surreale arrampicata sugli specchi di Di Battista per capire chi sono. Qui si va oltre i casi specifici, si sentono superiori alle leggi italiane. Cio'' che e'' doveroso per gli altri per loro e'' un optional. D''altra parte bastano le parole di Nogarin: lui non risponde alla legge italiana ma al codice dei 5 stelle. Una questione di non poco conto. C''era chi si credeva unto dal Signore e chi oggi dalla Casaleggio associati". Lo dice Stefano Esposito, senatore del Pd.

"Nogarin, Di Maio, Di Battista: legge non uguale per tutti, per loro solo codice Casaleggio #M5S2morali". Lo scrive Alessia Rotta, della segreteria nazionale del PD in un tweet.

"Il Sindaco di Lodi del Pd in cella che continua a gestire il comune. Soru che dopo la condanna a 3 anni per evasione fiscale continua ad essere parlamentare Europeo. E il Pd nonostante le numerose condanne e arresti non fa nulla e parla del M5S, che non ha ne'' condannati e arrestati. E oltretutto Nogarin ha gia'' dichiarato che nell''eventualita'' di responsabilita'' personali anche nelle indagini preliminari e'' pronto a dimettersi". Cosi'' il componente del direttorio M5S Roberto Fico su Facebook.

"Ma di cosa stiamo parlando? Dei 33 lavoratori che siamo riusciti ad assumere? Del concordato preventivo voluto da noi? Del fatto che abbiamo scoperchiato cio'' che ha lasciato il Pd? Del fatto che abbiamo per primi portato i libri dell''AAMPS in tribunale? Siamo sempre coerenti. Altri no. Questa e'' la verita''. Divertitevi a fare titoli e a scrivere bugie come quella su la Repubblica riguardo alcune dichiarazioni mai fatte da Davide Casaleggio. Voglio dire a tutti di non preoccuparvi sono gli ultimi atti di un sistema che crolla", conclude.

"Spazzatura. Ecco cosa bisogna fare dei politici e dei partiti corrotti. I 5 stelle si proclamano puliti ma la realta'' dei fatti ci dimostra altro. Se questo e'' il partito delle mani pulite, allora siamo messi davvero male. Nogarin ricevera'' un avviso di garanzia ma e'' ancora al suo posto. Ci domandiamo cosa aspetta Nogarin a dimettersi e soprattutto perche'' i ''garantisti'' grillini che da sempre chiedono dimissioni per qualunque indagato ora chiedano tempo per rimuoverlo. E'' ora di fare pulizia e restituire alla politica persone pulite e trasparenti e non corrotti da cestinare". Cosi'' in una nota congiunta Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga, rispettivamente capogruppo al senato e alla camera della Lega Nord.

"Io mi dimisi da ministro e ho atteso sette anni per avere giustizia. Perche'' il sindaco grillino di Livorno resta incollato alla poltrona?". Lo scrive in un tweet Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.

"La giustizia non e'' double face, si applica allo stesso modo per tutti. I grillini invece predicano bene e razzolano male: quando un amministratore locale viene colpito da un avviso di garanzia deve lasciare subito l''incarico, quando riguarda un loro esponente invece puo'' restare". È quanto afferma Stefano Pedica del Pd. "Troppo facile fare i giustizialisti per gli altri e i tolleranti per se stessi- aggiunge-. È ora che tutti capiscano la loro ambiguita''. Una cosa si e'' capita sicuramente: i grillini dovevano rappresentare il nuovo, la politica che cambia, la trasparenza e invece rappresentano la vecchia politica. Quella politica che il Pd combatte da tempo". (Vid/ Dire)

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