Mense scolastiche: il consigliere Stella resta a bocca asciutta

A Firenze impedito l'ingresso al vicepresidente dell'Assemblea toscana. Il presidente del Consiglio Giani: “Chiamerò sindaco e assessore”. Bassi (capogruppo PD): “Consigliamo maggiore cautela nel portare avanti le proprie ragioni”. La vicesindaca: «Non giova certo ai bambini un clima di tensione di questo tipo». Ma a Sesto Fiorentino c'è in corso un'inchiesta sulla partecipata Qualità&Servizi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2017 22:11
Mense scolastiche: il consigliere Stella resta a bocca asciutta

Firenze, 28 marzo 2017- Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) si è visto vietare, da parte del dirigente scolastico della scuola statale Santa Maria a Coverciano di Firenze, l’entrata nei locali della mensa scolastica per una semplice visita. Ne ha dato notizia nel pomeriggio lo stesso Stella, nel corso di una comunicazione in apertura dei lavori dell'assemblea toscana. "Ieri e venerdì sono stato a visitare le mense di due scuole elementari fiorentine - ha spiegato Stella - e non ho avuto problemi.

Oggi mi sono presentato nella scuola statale Santa Maria a Coverciano, ma mi è stato detto che non potevo entrare. Il preside mi ha detto di aver parlato con l'assessore comunale e con la direzione istruzione del Comune di Firenze e che non ero autorizzato. Mi è sembrato strano che il dirigente di un istituto statale prenda ordini da un assessore o dalla direzione istruzione comunale". Stella ha definito "inaccettabile che a un consigliere regionale sia stato negato l'accesso a una scuola su sollecitazione di un assessore comunale.

Pertanto ho scritto una lettera al sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi per informarlo della vicenda e in generale sulla questione dei problemi sorti a Firenze con il cambio del menu scolastico". Il vicepresidente dell'Assemblea toscana è impegnato da alcuni giorni in un 'tour' in alcune mense scolastiche fiorentine dopo che un gruppo di mamme ha segnalato che gli scarti di cibo non gradito dai ragazzi raggiunge, per alcune pietanze, percentuali che oscillano tra il 65 e il 90 per cento, come accertato da diverse Commissioni mensa.

"Ho saputo che il vicesindaco e assessore comunale all'Istruzione, Cristina Giachi, ha chiamato in prefettura - ha spiegato ancora Stella - e che le hanno detto che per entrare nelle scuole serve un'autorizzazione della presidenza del Consiglio regionale e anche un accompagnatore. Ho appena chiesto quindi, un'autorizzazione al presidente del Consiglio toscano Eugenio Giani. Gli chiederò che venga con me in qualità di accompagnatore". Il vicepresidente dell'Assemblea toscana ha ribadito che "si tratta di materie di competenza regionale, visto che è la Regione che detta le linee guida sui pasti delle mense scolastiche, linee guida che prevedono che la Asl controlli non solo la qualità, ma anche la soddisfazione dei bambini per i piatti somministrati".

Il presidente Eugenio Giani si è detto “perplesso”. “Mi attiverò chiamando il sindaco e chiedendo all’assessore Giachi il perchè di questo comportamento, perchè dal punto di vista formale il compito della Regione su queste materie è attivo, conseguentemente la possibilità di controllo da parte del consigliere regionale”. Giani ha dato quindi la “Disponibilità a seguire la procedura indicata dall’assessore” per permettere l’attività di verifica e controllo in capo al consigliere e ha annunciato che a conclusione dei lavori di oggi telefonerà a sindaco e assessore riferendo a Stella quanto diranno.

“La vicesindaca Cristina Giachi conosce le proteste di alcuni genitori per i cambiamenti introdotti nei menu delle mense scolastiche, e si è da tempo attivata per avere con loro un dialogo costruttivo. Non è facendo visite improvvisate nelle mense, mentre i bambini sono a tavola, che il consigliere regionale Stella può pensare di risolvere la situazione. Lo invitiamo quindi a una maggiore cautela”. Così il capogruppo PD Angelo Bassi commenta i fatti avvenuti questa mattina all’istituto scolastico di Santa Maria a Coverciano, dove il consigliere di Forza Italia si era presentato per entrare a controllare il consumo dei pasti da parte dei bambini.“Ci sono regole da rispettare, regole che servono anche a proteggere i bambini. Ci auguriamo che tutti ne tengano conto. Siamo per il rispetto delle opinioni, ma anche delle istituzioni” aggiunge Bassi.

«Siamo sconcertati dall’impennarsi di questa polemica e di questa aggressività quando il risultato di discutere del menù era stato già raggiunto dai genitori molto prima che il consigliere Stella decidesse di interessarsi. Non giova certo ai bambini un clima di tensione di questo tipo». É quanto sottolinea la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi. «Abbiamo già fissato gli incontri con loro per vedere insieme come migliorare il menù – ha aggiunto la vicesindaca – menù che è stato elaborato dalle commissioni mensa, composte proprio dai genitori, discusso in apposti incontri svolti nei cinque quartieri e, alla fine, validato dall’azienda sanitaria locale». «Il tentativo di entrare nella mensa scolastica comunale senza l’autorizzazione del preside – ha proseguito – mi è sembrato un gesto grave, della politica che impone la sua presenza in un ambiente delicato come la scuola.

Uno spazio sacro nel quale si formano piccoli cittadini, minori da tutelare» «Esistono delle regole – ha concluso la vicessindaca Giachi – in base alle quali si può chiede al preside il permesso ad entrare nella scuola e quest’ultimo, assumendosene la responsabilità, può o meno autorizzare. Nel caso della mensa, trattandosi di un servizio comunale, sarebbe forse opportuno anche informare l’amministrazione comunale. Sorprende la mancanza di conoscenza delle regole che disciplinano la vita delle istituzioni».

I sindaci dei Comuni soci di Qualità&Servizi SpA, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Signa, erano a conoscenza delle indagini in corso riguardanti l’azienda e dell’emissione dei tre avvisi di garanzia nei confronti dell’ex amministratore unico, del commercialista e della direttrice. Nei mesi scorsi erano stati gli stessi sindaci, non appena apprese alcune informazioni circostanziate riguardanti presunte irregolarità nella gestione dell’azienda, a recarsi in Procura per riferire quanto appreso e, sulla base di questo, la magistratura ha evidentemente ritenuto di avviare le indagini tuttora in corso. Nelle scorse settimane, la Guardia di Finanza ha eseguito una serie di controlli presso la sede dell’azienda, acquisendo documentazione e verificando la posizione di alcuni soggetti.

Sulla base di quanto emerso, i sindaci hanno appreso che sono stati emessi tre avvisi di garanzia per abuso di ufficio e concorso in abuso di ufficio. La notizia è stata tenuta riservata fino ad oggi per non interferire con le attività di indagine. Questa vicenda non va ad inficiare in alcun modo l’attività di Q&S che, anche in seguito al recente rinnovo degli organi di vertice giunti a scadenza naturale, continuerà ad erogare i propri servizi confermando l’impegno per il miglioramento costante della qualità dei pasti nelle mense scolastiche del nostro territorio.

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