Prato: corteo dei Sì Cobas in piazza del Comune dove la polizia non stava presidiando

Questo pomeriggio i manifestanti non hanno rispettato le indicazioni della questura sulla manifestazione nel centro storico. Il sindaco Biffoni: "Quanto è accaduto è inaccettabile, prefetto e questore diano spiegazioni alla città. Una gestione imbarazzante del'ordine e la sicurezza". Da Sinistra: "Una lotta importante da sostenere"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2020 19:29
Prato: corteo dei Sì Cobas in piazza del Comune dove la polizia non stava presidiando

"Pretendo che prefetto e questore diano una spiegazione di quanto è accaduto oggi a Prato. E' inaccettabile che chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico abbia consentito ad un corteo di mettere a rischio la città in un sabato pomeriggio in cui le famiglie vanno in centro con i propri bambini a fare acquisti. L'autorizzazione della questura era fino a piazza San Marco, non so cosa sia successo ma i manifestanti hanno percorso tutto il centro fino a piazza del Comune" Il sindaco Matteo Biffoni commenta infuriato quanto accaduto: "I Sì Cobas continuano a mostrarsi per quello che sono: incapaci di rispetto, in cerca di notorietà sulla pelle degli altri, siano gli operai sfruttati o i cittadini.

L'avevo detto e lo ripeto, noi vogliamo tutelare per davvero i diritti di chi lavora, lo facciamo e lo faremo sempre con tutti gli strumenti legittimi a disposizione e con tutte le forze sane della città, ma con queste persone che disprezzano la legalità non potrà mai esserci un dialogo". Allo stesso tempo il sindaco condanna quanto accaduto in piazza del Comune. "E' stata lasciata sola la polizia municipale, che ricordo non è responsabile dell'ordine pubblico e che ringrazio per la professionalità e l'impegno con cui si è dovuta assumere oneri per l'incapacità di altri.

In piazza del Comune gli agenti sono rimasti senza alcun supporto da parte di chi aveva il dovere di controllare il corteo, ovvero la Polizia di Stato. E per questa capacità di gestione da sono stati caricati i manifestanti sotto il palazzo comunale. Tutto questo è inaccettabile, prefetto e questore ne traggano le conseguenze".

"Siamo a Prato, per chiedere la cancellazione dei decreti sicurezza, per manifestare al fianco dei lavoratori e delle due studentesse multate per aver scelto di difendere la dignità e diritti garantiti anche dalla Costituzione -intervengono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Siamo dispiaciuti che non si sia voluto concedere il percorso che era stato richiesto e avremmo sperato di vedere anche le forze del centrosinistra in piazza, che dichiarano spesso di voler perseguire l’abrogazione di queste leggi. Oggi è una giornata di lotta bella e importante, dove si costruisce solidarietà e si contrasta il senso di rassegnazione. Dentro e fuori le istituzioni sappiamo che parte sostenere, a breve arriverà anche l’atto per il nostro Consiglio comunale collegato a queste richieste".

“E’ grave quello che è successo oggi a Prato. Se da una parte non è accettabile il mancato rispetto delle regole nel manifestare, allo stesso modo è altrettanto grave che la polizia municipale sia stata lasciata da sola a presidiare piazza del Comune davanti ai manifestanti. Le intenzioni degli organizzatori del corteo erano note da tempo. E’ evidente che chi aveva il compito di garantire l'ordine pubblico in città dovrà assumersi la responsabilità di quanto successo” interviene anche Nicola Ciolini, consigliere regionale Partito Democratico.

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