Maltempo: gli interventi sui corsi d'acqua per liberarli

Decine di interventi in Lunigiana, Massa Carrara, Versilia, Lucchesia e Piana. Le previsioni del Lamma erano sballate?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 agosto 2022 15:50
Maltempo: gli interventi sui corsi d'acqua per liberarli

Firenze, 19 agosto 2022- A seguito degli eventi meteo del 15 e 18 agosto anche gli operatori e i tecnici del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno hanno lavorato ininterrottamente dalla mattina alla sera in una corsa contro il tempo e in stretto coordinamento con il Genio Civile Valdarno Superiore, gli amministratori e i tecnici comunali.

Già nelle giornate del 16 e 17 sono state visionate e prontamente risolte le principali criticità di scorrimento idraulico dovute all’accumulo di detriti agli imbocchi delle tombinature principali tra cui in particolare nel Comune di Bagno a Ripoli a Grassina sui fossi che scendono in zona via Fattecchia, in via delle Quercioline e in Via Montauto e ad Antella sul Borro delle Serre per la ripulitura del pettine appositamente progettato per fare da filtro dei materiali trasportati dalle piene. Di qui poi si è lavorato per due giorni sul Rio di Sezzatana, nella zona di Cintoia, altro luogo particolarmente interessato dagli effetti delle precipitazioni e della piena con conseguente trasporto solido di ciottoli delle dimensioni anche di un metro di diametro. Interventi di ripulitura sono stati eseguiti anche alle bocche tarate delle briglie sul Torrente Vingone e sul Borro soglia a Scandicci.

Le nuove piogge cadute il 18 agosto hanno dunque trovato molte delle principali criticità idrauliche già prontamente risolte ma questa volta è stato forse più il vento a causare nuovi problemi sul reticolo di tutto il Medio Valdarno; segnalazioni di alberi caduto si sono registrate un po’ ovunque e anche in questo caso si è proceduto e si sta procedendo secondo un ordine di priorità dettato dal grado di rischio idraulico di ciascun luogo.

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Sono già state rimosse e depezzate le piante ad Antella sul Borro delle Serre e presso il campo sportivo della USD Antella; eliminate piante traversate anche sul Vingone a Scandicci, sul Fosso Osmannoro, lungo la via Lucchese e nelle prossime ore e giorni, secondo capacità tecnico-operative, si procederà con altri interventi di carattere forestale e civile su tutto il reticolo.

Sono circa un centinaio gli interventi delle squadre del Consorzio di Bonifica Toscana Nord per rimuovere dai canali gli alberi caduti durante il fortunale che giovedì ha colpito la parte più settentrionale della Toscana.“Un evento meteo di forte intensità che ci ha impegnati su tutti i territori per liberare i corsi d’acqua e mantenere il reticolo idraulico in efficienza in vista di nuovi fenomeni temporaleschi - spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi - Le squadre sono entrate in azione durante la fase critica del fortunale a Massa, Carrara, in Lucchesia e a Capannori rispondendo alle segnalazioni arrivate alle sale operative e adesso sono impegnate nelle verifiche del reticolo anche di Lunigiana e Versilia per intercettare le situazioni che potrebbero mettere a rischio il funzionamento dei corsi d'acqua."

Gli interventi zona per zona:

In Lucchesia: Tolte circa 35 piante ad alto fusto, abbattute dal vento e cadute all'interno dei canali Rogio, Rio Massa e Rio Arpino a Capannori. Rimosse altre due piante nel canale Rio Magno a Buti. I lavori, iniziati nella tarda mattinata si sono conclusi nella tarda serata di giovedì e adesso le squadre del Consorzio stanno facendo una ricognizione nei punti critici di tutto il reticolo per verificare lo stato dei corsi d'acqua dopo il passaggio dei temporali.I tecnici del Consorzio Bonifica sono reperibili per le segnalazioni di emergenze a Lucca, Capannori, Bientina al numero 348/8867.459.

A Massa, zona Brugiano, ci sono volute ore per rimuovere i tre grossi pioppi caduti nel canale. La forza del vento ha divelto alberi alti circa 40 metri che sono rovinati nel corso d'acqua raggiungendo con la chioma anche via Podenzana che costeggia il canale sul lato opposto e coinvolgendo alcuni veicoli parcheggiati. Gli alberi sono stati appezzati intervenendo con le motoseghe nel tratto della strada, mentre l'escavatore del Consorzio è riuscito a rimuovere i grossi tronchi intraversati all'interno del corso d'acqua. Le operazioni si sono svolte in collaborazione con il Comune di Massa.

Altri interventi per piante cadute, sono in corso nel parco fluviale del Frigido, sul canale Lavello a Massa e lungo un affluente della Fossa Maestra a Carrara. I tecnici di queste zone sono reperibili per segnalazioni al numero 331/6321391.

In Lunigiana: a Fivizzano le squadre del consorzio stanno intervenendo in somma urgenza per liberare il torrente Bardinello invaso da circa una quarantina di alberi (in prevalenza ontani) che sono stati scaraventati a terra dalla forza del vento. Verifiche in corso da Pontremoli ad Aulla su tutti i versanti in destra e sinistra del Fiume Magra per scongiurare danni a carico degli affluenti. I tecnici sono reperibili per segnalazioni in Lunigiana al numero 331/6852074.

In Versilia massima attenzione rivolta ai torrenti nelle zone colpite dall'incendio. Le squadre che da giorni sono impegnate nella bonifica dei corsi d'acqua di Massarosa e Camaiore stanno verificando che non ci siano stati nuovi crolli nei tratti dove gli interventi si sono già conclusi. Gli alberi rimasti in piedi nei boschi e nei versanti che hanno subito l'incendio sono particolarmente a rischio stabilità e non sono da escludere nuove cadute a danno di torrenti già bonificati. In rimozione un grosso albero caduto nel canale Bottaccio a Montignoso. Verifiche in corso su tutto il reticolo anche dei comuni della Versilia nelle zone di pianura. I tecnici sono reperibili per segnalazioni in zona Versilia al numero: 340/7000146.

“Il sistema temporalesco che ci ha colpiti non è stato associato a forti piogge come ci aspettavamo, ma a raffiche di vento di straordinaria intensità e si è andato ad aggiungere ad altri fenomeni in atto come la siccità e gli incendi. Eventi estremi, divenuti frequenti che stiamo pagando ad un prezzo altissimo in termini di vite umane e danni ingenti e di fronte ai quali è innegabile l'effetto dei cambiamenti climatici in atto. Non c'è più tempo, occorre cambiare direzione rapidamente e radicalmente” conclude Ridolfi.

“Non c'è tempo da perdere, il governatore Giani chieda subito i fondi necessari a risarcire le attività colpite dal maltempo di questi giorni. Fortunatamente in giornata questa brutta perturbazione dovrebbe abbandonare la nostra Regione, ma la conta dei danni è ancora lunga. Lo stato di emergenza regionale è necessario ma non è sufficiente per aiutare i toscani danneggiati da pioggia e vento di questi giorni.Molti stabilimenti balneari sono stati distrutti, così come la frutta e la verdura che attendeva di essere raccolta. Senza dimenticare i numerosi venditori ambulanti sorpresi dal nubifragio nei mercati di mezza Regione. Inoltre tanti alberi sono caduti provocando danni a strade, vetture, abitazioni …

E' urgente che la Regione Toscana si attivi immediatamente per reperire le risorse necessarie a sostenere i settori economici colpiti dal maltempo. Settori come il turismo e il commercio stavano tornando a respirare adesso dopo due anni di pandemia, mentre un settore come l'agricoltura sta vivendo una crisi senza precedenti a causa dei consistenti rincari energetici. Ogni minuto che passa è prezioso, già oggi deve partire la richiesta da Palazzo Panciatichi” lo dichiara il gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale (il capogruppo Francesco Torselli e i consiglieri regionali Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri).

“E’ inconcepibile che il sistema di previsione meteo regionale LAMMA abbia mancato di prevedere le dimensioni del fortunale che si è abbattuto sulla Toscana ieri. Non è la prima volta che questo accade e non è più tollerabile che ci si trinceri dietro la scusa dell’ 'evento eccezionale’. A cosa serve, ci chiediamo, infatti un sistema di rilevamento meteo se non è in grado di prevedere un tale disastro? Ci aspettiamo che la Regione revochi dunque la convenzione con il LAMMA ” . Lo dicono Massimo Orlandini e Claudia Baggiani, rispettivamente presidente e vicepresidente di Ancora Italia/Italia Sovrana e popolare Firenze.

“Va altresì rimarcato il fallimento del sistema di allerta della Regione Toscana: è stato emesso un codice giallo, ovvero il più basso, a fonte di due morti e di decine di feriti oltre a milioni di danni. E’ evidente che qualcosa non abbia funzionato anche da questo punto di vista” aggiungono Orlandini e BaggianiChe concludono: “non si può gridare all’emergenza in continuazione se non si è in grado di gestire l’ordinario, a partire dalle caditoie per arrivare alle previsioni meteo, fino ai protocolli di allerta. Si grida al lupo al lupo e poi quando il lupo arriva davvero ci si fa trovare impreparati: questo è intollerabile”.

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