Maggio Musicale, Nardella: "Perché e come abbiamo chiesto di superare il vuoto normativo"

Fistel-Cisl e Slc-Cgil: ritirare immediatamente la procedura di licenziamento. Prosegue l'agitazione delle scuole comunali. Concorso per Dirigenti Scolastici: l'8 maggio presidio Flc Cgil Toscana davanti alla Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2015 18:05
Maggio Musicale, Nardella:

Venerdì si è tenuto l'incontro tra la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino e le Organizzazioni Sindacali presso la Città Metropolitana per la prosecuzione della trattativa in seno alla procedura di licenziamenti collettivi aperta dalla Fondazione che ha già esaurito lo scorso 21 marzo la prima fase (fase sindacale) e si appresterebbe a giungere al compimento anche della seconda (fase amministrativa).

Sui licenziamenti si verifica un problema di terzietà perché le figure di Sindaco di Firenze, presidente della Fondazione, e Sindaco Metropolitano, che guida l'ente che affronta le crisi occupazionali, vengono a coincidere. Maggio Musicale, c'è un vuoto normativo da superare per affrontare i problemi occupazionali. Il Sindaco metropolitano Dario Nardella aveva rilevato i problemi che derivavano dal fatto di essere, per statuto, anche Presidente nonché legale rappresentante della Fondazione del Maggio Musicale, in quanto Sindaco del Comune di Firenze.

Se il Presidente della Fondazione firma la procedura di mobilità e al tempo stesso un altro ente, da lui guidato, la esamina per una soluzione in un tavolo di crisi, si verifica una contraddizione che potrebbe portare alla nullità di tutti gli atti. Per questo Dario Nardella aveva incaricato gli uffici tecnici della Città metropolitana di fornire un chiarimento; chiarimento che gli uffici hanno avviato nel tavolo metropolitano, convocato il 17 aprile proprio sui licenziamenti del Maggio. La procedura di licenziamento al Maggio era stata avviata, sulla base della legge 223/1991, art.

4 e 24, che disciplina i licenziamenti collettivi, con la previsione di 50 esuberi individuati tra personale tecnico e amministrativo. La procedura, come prevede la legge 223, consta di due fasi: quella sindacale, che dura 45 giorni, nella fattispecie si è svolta concludendosi con un mancato accordo, allorché si è passati alla seconda fase, in sede istituzionale. La competenza, a questo riguardo, spetta al tavolo procedurale della Città metropolitana subentrata nelle funzioni già svolte dalla Provincia di Firenze.

Originariamente queste funzioni erano esercitate dal Ministero del Lavoro, che con il decentramento, le ha trasferite alle Regioni e, per parte propria, la Regione Toscana, con la legge 52 del 1998 e con la 32 del 2002, le ha allocate alle Province. La Città Metropolitana, su tali presupposti ha convocato le parti del Maggio Musicale per la riunione del 10 aprile, poi slittata al 17 aprile. In questa sede, dunque, gli uffici tecnici hanno espresso gli stessi dubbi del Sindaco Nardella perché la sovrapposizione fra le funzioni svolte dal Sindaco di Firenze quale Presidente della Fondazione del Maggio, da un lato, e quale Sindaco metropolitano, dall'altra, può far venir meno la terzietà del tavolo metropolitano quando affronta le crisi lavorative, con conseguenze sugli atti compiuti e da compiere. Il problema è espressivo, di fatto, di un vuoto normativo, cosicché, considerata la filiera dei trasferimenti di funzioni dal Ministero del Lavoro agli Enti Locali, gli uffici della Città metropolitana hanno chiesto ufficialmente alla Regione Toscana di effettuare il tavolo istituzionale per affrontare, con terzietà, il problema dei licenziamenti.

La Slc-Cgil e la Fistel-Cisl credono che non esista nessuna altra soluzione che un tavolo negoziale e di confronto presso il Ministero come più volte chiesto con tutti i soggetti interessati e che abbia la finalità di ricercare le soluzioni vere, idonee e condivise per gestire una situazione quanto mai complicata che rischia di travolgere la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino e i lavoratori.

Accanto alla scelta di appaltare la gestione pomeridiana di una grossa parte della scuola dell’infanzia, l’Amministrazione Comunale fiorentina decide di appaltare, in continuità con quanto accade già da tempo, alcuni suoi asili nido. La Giunta Nardella prosegue nell'opera di esternalizzazione dei servizi in due Asili Nido della città, il Nido Farfalla e il Nido Baloò. La RSU del Comune di Firenze organizza per il 28 aprile un pic-nic di protesta allestito in Piazza Signoria per difendere la scuola pubblica.

L'8 maggio Flc Cgil Toscana organizzerà un presidio davanti alla Regione per consegnare le firme di sostegno ai Dirigenti Scolastici al Presidente della Regione e per conoscere l'esito dell'incontro che la stessa Regione e l'ANCI Toscana hanno chiesto al Ministro dell'Istruzione. Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul neonato sito www.dirigentitoscani.info.

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