Maggio Musicale Fiorentino: rinvio a giudizio per Alexander Pereira

Sinistra Progetto Comune: "Da Cristiano Chiarot parole importanti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2024 22:08
Maggio Musicale Fiorentino: rinvio a giudizio per Alexander Pereira

Firenze, 17 marzo 2024: “La richiesta di rinvio a giudizio per l'ex sovrintendente del Maggio Musicale Alexander Pereira, conferma che le nostre denunce fossero valide. Sono passati poco meno di due anni da quando abbiamo scoperto il vaso di Pandora riguardo l'utilizzo improprio della carta di credito della fondazione da parte del sovrintendente Pereira. Mentre il personale del Teatro del Maggio era in cassa integrazione a causa delle chiusure forzate dovute al Covid e della pessima gestione finanziaria dell'ente, abbiamo scoperto che Pereira utilizzava la carta di credito del Maggio per spese personali o non direttamente riconducibili alle spese di rappresentanza per la fondazione.

Ci colpirono, in particolare, le centinaia di euro spese da un pescivendolo fiorentino e da un fruttivendolo di Cerbaia. Su questo Pereira si giustificò dicendo che amava fare cene a casa sua anche con personalità legate al Maggio. Ancora oggi non sappiamo chi partecipasse a queste cene a spese del contribuente, anzi sarebbe arrivato il momento che qualcuno al vertice dell'amministrazione comunale fiorentina iniziasse a parlare.

Scandalosi poi i costi a carico della Fondazione per il noleggio di elicotteri per raggiungere, per esempio, Gstaad da Zurigo o Firenze da Grosseto. Neanche il presidente del Consiglio si sposta in elicottero, chissà quale fosse l'impellente urgenza del sovrintendente.

È gravissimo che oggi, colui che ha voluto fortemente Pereira alla guida del Maggio, e cioè il sindaco Nardella, non abbia ancora chiesto scusa alla città e - anzi - voglia mettere il cappello sulla nomina del futuro sovrintendente. “Si riparte alla grande” aveva detto Nardella quando il Consiglio d’indirizzo indicò Pereira quale Sovrintendente nel settembre del 2019.

Il primo cittadino non ha mai affrontato seriamente la vicenda del sovrintendente, all’indomani delle nostre denunce dichiarava “La guida di Pereira e Gatti è il meglio che un teatro europeo può mettere in campo”. Ribadiamo che per noi Pereira doveva essere destituito immediatamente. Ma Nardella non ha mai chiesto un passo indietro del viennese. Perché? Sarebbe stato troppo sconveniente dire che avevamo ragione e che era il caso di analizzare nel dettaglio le spese di Pereira.

Se Sara Funaro rappresenta la continuità con l'amministrazione Nardella, i fiorentini sanno a chi dare il loro voto i prossimi 8 e 9 giugno, sicuramente non a chi ha voluto e difeso un soggetto che ha sperperato i soldi dei contribuenti” così Francesco Torselli e Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia rispettivamente in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio, dopo aver appreso della richiesta di rinvio a giudizio per peculato e malversazione per Alexander Pereira.

Approfondimenti

Tante persone hanno affollato venerdì la Casa del Popolo ARCI di San Bartolo a Cintoia, all'iniziativa di Sinistra Progetto Comune con oltre 100 persone rimaste anche a cena.

"È stato importante poter ricordare come nel 2019 il problema principale nacque dall'ipotesi del Sindaco Nardella di delegare la Presidenza della Fondazione su politiche culturali in discontinuità con la gestione immediatamente precedente. Con Chiarot il Maggio Musicale ha cercato il territorio, cittadino, metropolitano e regionale. Un legame con il pubblico che ricerca il superamento delle divisioni di classe ed economiche -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu- Tutto era perfetto in quella gestione? Sicuramente no, lo hanno ricordato anche le persone presenti in sala che negli anni lo hanno criticato costruttivamente da posizioni sindacali o politiche. Però c'era la possibilità di parlare di politiche culturali, come è stato fatto anche da Sara Nocentini e Simone Siliani, già assessora e assessore alla cultura (in Regione e in Comune).

Fuortes o Cutaia? Posta così questa domanda che senso ha? Perché quindi il Sindaco sceglie di alimentare questa dinamica? Da quando Tommaso Sacchi è andato a fare l'Assessore a Milano non c'è più neppure con chi interloquire in Palazzo Vecchio. La Vicesindaca viene mandata in prima linea a leggere comunicati stampa, mentre Firenze si impoverisce".

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