“L’été dernier”, il film diretto da Catherine Breillat, è la storia di Anne (Léa Drucker), avvocato di successo, sposata con Pierre (Olivier Rabourdin) e madre di due figlie.
La sua vita viene destabilizzata dall’arrivo di Théo (Samuel Kircher), figlio diciassettenne di suo marito con cui intreccia una relazione che mette in pericolo la sua vita familiare e la sua brillante carriera . Il film è una storia di passionalità e trasgressione narrata con lo stile graffiante della regista che, affrontando il tema di una liason particolare, la narra attraverso un'analisi psicologica e una trama che coinvolge lo spettatore in riflessioni e considerazioni.
Libero adattamento del film danese Queen of Hearts di May el-Toukhy. “L’été dernier” esplora con metodo la sottile e coinvolgente frontiera del piacere, il balletto dell'approccio ludico alla seduzione, l'impulso a liberarsi dal peso della vita coniugale . Il film. che evidenzia la paradossale complessità di una realtà che si muove tra finzioni e non detto. è tutt'altro che politicamente corretto. La regista evita abilmente i pregiudizi senza sfumature a favore di una libera interpretazione del pubblico, attraverso un finale che privo di un happy end risolutivo è aperto alle considerazioni che ogni spettatore saprà e vorrà fare.
Un film di buon livello, dove Catherine Breillat dipinge un ritratto di donna al tempo stesso cinica e sensuale, nel conflitto tra intelletto e desiderio e in un contesto normale e borghese che viene deflagrato e ricomposto dalla presenza e assenza del giovane Theo.
